Confronto aperto in Ubs. Sindacati, per contenere gli esuberi non si tralasci alcuno strumento

In Ubs Italia prosegue il confronto tra azienda e sindacati. Il 21 febbraio si è tenuto il terzo incontro sulla “procedura di riorganizzazione che, secondo l’iniziale impostazione aziendale comporterebbe un numero di 70 esuberi e che vede le organizzazioni sindacali unite nell’obiettivo di tutela dell’occupazione e della professionalità delle lavoratrici e lavoratori del gruppo”. Lo scrivono le organizzazioni territoriali e le Rsa di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. La nota unitaria continua evidenziando che “quelle che abbiamo definito nel comunicato precedente come timide aperture, si sono concretizzate nell’accoglimento da parte aziendale di un ragionamento su di un punto da noi ritenuto prioritario: la disponibilità all’utilizzo dello strumento del part-time, in un’ottica fondamentale di contenimento degli esuberi e di attenzione alle esigenze dei lavoratori”.

Scrivono ancora i sindacati: “Riteniamo importante sottolineare la valenza di questo passaggio, che verrà, nei prossimi giorni comunicato direttamente dall’azienda a tutta la platea di lavoratrici e lavoratori di Ubs, che potranno dar corso alle loro richieste, con un cambio di procedura che vedrà la responsabile delle risorse umane direttamente coinvolta nel processo di valutazione delle domande”.

Il documento ribadisce che è di fondamentale importanza “che tutti coloro che desiderano poter accedere al lavoro a tempo parziale, e che non hanno avuto possibilità in precedenza di manifestarlo o che si sono visti negata la possibilità di agirlo, esplicitino la loro volontà nelle forme che verranno indicate dall’azienda non appena possibile. Le richieste di part time che farete pervenire, tanto utili nel bilanciamento tempo di vita lavoro per chi ne ha necessità, possono contribuire a ridurre il numero di lavoratori e lavoratrici considerati ad oggi in esubero”.

“Come parti sindacali, ritenendo prioritaria la salvaguardia del posto di lavoro con tutti gli strumenti a disposizione – rimarcano Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin – abbiamo proseguito il confronto rinnovando la richiesta per gli esuberi ancora rimanenti ad utilizzare prioritariamente il Fondo di solidarietà di settore esteso a tutta la platea di lavoratrici e lavoratori, che consentirebbe l’uscita su base esclusivamente volontaria a quei lavoratori più prossimi alla maturazione dei requisiti pensionistici. L’azienda – conclude il comunicato unitario – ci ha dato una prima disponibilità riservandosi di valutarne l’uso per la prima volta, così come avviene di prassi nel settore, seppure tale disponibilità non sia stata ancora affrontata con una specifica relativa ad aperture e modalità, sulle quali abbiamo richiesto di ragionare nel prossimo incontro che si terrà in data 28 febbraio”.

 

Il comunicato unitario delle Rsa e delle Segreterie territoriali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin