Studio First Cisl sul Corsera, costi e redditività non c’entrano con fusioni banche

Lo studio di First Cisl sulle ultime trimestrali delle principali banche italiane approda sulle pagine del Corriere della Sera. Il giornalista Fabrizio Massaro, nella rubrica “La Lente” parte dalle risultanze del report elaborato dall’Ufficio studi della federazione dei bancari della Cisl per evidenziare che “non è la necessità del contenimento dei costi o la mancanza di redditività a spingere le banche alle aggregazioni”. L’autore dell’articolo Fabrizio Massaro riporta uno stralcio dell’analisi evidenziando che «l’andamento del primo trimestre mostra chiaramente che la smania da maxifusioni non ha giustificazioni reali».

I dati di Intesa Sanpaolo, UniCredit, Mps, Banco Bpm, Bper “mostrano commissioni in crescita, produttività più alta, cost/income molto al di sotto della media dei maggiori gruppi Ue. Il risultato di gestione – si legge ancora sul Corriere della Sera – è salito del 54,9% per il calo delle svalutazioni sui crediti (- 48,5%) e il taglio di dipendenti e sportelli”.

Dalle pagine del quotidiano milanese il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani fa notare che «Per altri tagli e aumenti di commissioni non ci sono spazi. Saranno i clienti a pagare gli effetti delle fusioni e i bancari per l’aumento delle commissioni, spinte da pressioni commerciali insopportabili».

 

In allegato il comunicato con le tabelle esplicative