Credito, banche siano vicine a imprese e territori. Colombani, no a nuove fusioni

«Per uscire dalla crisi servono politiche creditizie anticicliche». Lo dichiara il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, le cui considerazioni vengono rilanciate dall’Ansa. È giusto, quindi – prosegue Colombani – chiedere di prorogare le moratorie sui crediti e l’erogazione di prestiti garantiti dallo Stato come hanno fatto l’Abi e le associazioni di rappresentanza delle imprese».

Il leader dei bancari della Cisl fa notare che «le maggiori banche italiane, come dimostra il nostro studio sulle trimestrali appena archiviate, sono nelle condizioni migliori per erogare credito. Hanno capitale ben al di sopra della soglia minima richiesta dall’autorità di vigilanza e la qualità degli attivi, testimoniata da un Npl ratio netto al 2,5%, è molto buona. Sarebbe invece dannosa – conclude Colombani sull’Ansa – una nuova tornata di fusioni, che avrebbe l’effetto di ridurre l’occupazione e la presenza sui territori. Al contrario per essere vicine alle imprese ed alle famiglie le banche hanno bisogno di più personale e maggiore vicinanza alla clientela: non è certo con il lending online che si può pensare di rimettere in moto l’economia».