Coronavirus, Governo, sindacati in cabina di regia con esperti e tecnici

Fase 2 e ripartenza restano al centro del dibattito politico, economico e sindacale. Su questi temi, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è tornato a confrontarsi con le parti sociali. La segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan spiega che “con il Governo abbiamo convenuto che non ci sono ancora le condizioni per una ripresa delle attività produttive. Tutti vogliamo che si riapra nel massimo della sicurezza e con le necessarie garanzie per la salute in tutti i luoghi di lavoro. Oggi è questa la priorità”.

Nella loro nota unitaria “Cgil Cisl e Uil hanno oggi ribadito al Presidente del Consiglio la necessità di mantenere al centro delle decisioni dell’esecutivo la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori, dei pensionati – alcuni dei quali vittime di fatti gravissimi avvenuti in alcune case di riposo e su cui chiediamo alla magistratura di indagare – e di tutti i cittadini, obiettivo che deve diventare un requisito permanente dentro e fuori i luoghi di lavoro”.

La nota comune evidenzia ancora che “le tre Confederazioni hanno anche avanzato la richiesta di lavorare, dentro lo schema presentato dal Presidente Conte alle parti sociali, per attrezzare il Paese a riprendere in sicurezza le attività produttive. Il governo ha ribadito la necessità di proseguire sulle misure restrittive in quanto siamo in presenza di segnali incoraggianti e di un’inversione di tendenza nei contagi. Il governo ha perciò comunicato la necessità di continuare, con qualche aggiustamento delle scelte sin qui compiute in riferimento alle sole attività essenziali e indispensabili, sulla strada intrapresa di contrasto al Covid-19. Questo significa che le misure restrittive devono proseguire”.

“Cgil, Cisl e Uil nel prendere atto di questo orientamento hanno sottolineato l’importanza di continuare a dare piena attuazione al protocollo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro già sottoscritto e al contempo di dare uniformità, evitando le forzature che si sono registrate in alcuni territori, alle decisioni prefettizie in merito alle autocertificazioni delle imprese, coinvolgendo le organizzazioni sindacali più rappresentative”.

Nel corso del confronto con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto anche “l’individuazione di un percorso condiviso, utile per favorire l’uscita dallo stato di crisi e che sia capace di mettere in campo un’azione coordinata per approntare le necessarie  modifiche organizzative e le strumentazioni di sicurezza sui luoghi di lavoro, i presidi e la prevenzione sanitaria, le misure di carattere sociale ed economico, utili a garantire una progressiva uscita dall’emergenza”.

In relazione a questi elementi il governo ha annunciato la costituzione di una cabina di regia con le parti sociali ed esperti che affiancherà il comitato tecnico-scientifico.

“Cgil, Cisl e Uil restano ferme – ribadiscono – nel pretendere sicurezza e salvaguardia della salute, lavorando perché questo imperativo sia presente in tutte le future fasi di uscita dall’emergenza”.