35 anni fa l’assassinio di Ezio Tarantelli, un uomo mite aperto al dialogo

Rimane vivo l’esempio e l’impegno del professor Ezio Tarantelli a trentacinque anni dal suo barbaro assassinio perpetrato dalle brigate rosse.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ne ha solennemente commemorato la memoria con una nota ufficiale pubblicata sul sito istituzionale. “Tarantelli era uomo mite e un intellettuale di grandi qualità, aperto al dialogo e proteso a uno sviluppo del mondo del lavoro, in cui le forze sindacali fossero partecipi delle grandi scelte strategiche del Paese. I terroristi lo hanno ucciso proprio perché operava nei luoghi del confronto sociale e perché il suo spirito riformatore era costantemente orientato a rafforzare la coesione, tutelando nell’innovazione le fasce più deboli. In questa ricorrenza – scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – desidero esprimere la mia vicinanza e solidarietà alla signora Carol Beebe Tarantelli, al figlio Luca, alla Cisl con cui ha condiviso l’impegno, a tutti coloro che hanno continuato a procedere sul suo percorso di studi e di riflessioni”.

La figura di Ezio Tarantelli viene esaltata anche dalla segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan che del Professore dice “era un convinto riformista, uno dei padri della concertazione, sostenitore della coesione sociale e degli Stati Uniti d’Europa, che è oggi la strada obbligata per superare le ripercussioni negative del coronavirus sull’economia e sul mondo del lavoro”.

Di “riformatore coraggioso e di intellettuale aperto al mondo del lavoro, che ha pagato con la vita il suo impegno a fianco dei lavoratori e della Cisl” parla il segretario di First Cisl, Riccardo Colombani che, con il suo tweet, ringrazia il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del ricordo di Ezio Tarantelli.