“In data odierna il Presidente del Casl ha iniziato l’incontro con una panoramica delle posizioni ABI su materie già discusse nelle riunioni precedenti e affrontando genericamente anche altri temi oggetto della Piattaforma unitaria”; lo si legge in un comunicato unitario delle segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, che riporta sinteticamente i temi trattati, ovvero:
“TUTELE:
- confermata disponibilità a trattare gli artt. 44 – 43 -42- 41- 38;
- diritto alla reintegra in caso di licenziamento giudicato illegittimo favorendo ulteriori forme di sostegno anche tramite l’utilizzo del FOC.
PARTE ECONOMICA:
- livello retributivo di inserimento: disponibilità al superamento per le nuove assunzioni e per quelle già effettuate utilizzo del FOC come già regolato nel CCNL del 2015.
AREA CONTRATTUALE e PROCEDURE DI CONFRONTO SINDACALE:
- conferma dell’impianto attuale e disponibilità ad allungamento dei tempi per le procedure di appalto e ristrutturazione;
- semplificazione e accorpamento delle procedure previste dagli artt. 17 e 20 con proporzionalità per le banche piccole;
- appalti: si riconosce l’importanza di prevedere la clausola sociale che è tutta da definire.
INQUADRAMENTI:
- si ribadisce la necessità di una riforma complessiva, a partire dalle declaratorie, che sia coerente con i processi di trasformazione in atto.
RAPPORTO TRA I LIVELLI DI CONTRATTAZIONE:
- si ribadisce la centralità del CCNL ma devono essere resi più chiari gli ambiti di competenza del 2^ livello.
POLITICHE COMMERCIALI:
- vanno individuati gli articoli che devono essere implementati dall’accordo sottoscritto l’8/2/2017 che, comunque, nel suo insieme va recepito nel CCNL”.
I sindacati chiariscono che “le proposte della Piattaforma relative alla “parte sociale” sono, per ABI, in linea di massima condivisibili, ma dovranno essere approfondite e definite” in quanto “queste sono le posizioni che ci ha rappresentato ABI che come è evidente rimangono “fumose” pur in presenza di alcune caute aperture, di importanti omissioni e di qualche provocazione”.
I sindacati “unitariamente hanno richiesto la consegna di documenti scritti sugli argomenti trattati che permettano di uscire dalla genericità e su cui basare le valutazioni per la prosecuzione del confronto. È stata reiterata – si legge nel comunicato – la richiesta dei dati relativi alle uscite di personale, a qualsiasi titolo, registrate nelle Aziende/Gruppi ed è stato evidenziato che nella discussione odierna sono mancati argomenti sensibili per le Organizzazioni Sindacali come la Parte Economica (Salario e TFR), la Cabina di Regia e la Disconnessione”.
“Sul tema degli “inquadramenti” – prosegue il comunicato – viene decisamente respinta ogni ipotesi di ABI in chiave di compressione dei costi e di forme improprie di scambio. Inoltre, nel capitolo “Area Contrattuale” è stato ribadito l’inserimento delle attività relative a NPL e UTP perché parti integranti della “filiera del credito” e dell’attività bancaria propriamente detta. Sulla “reintegra” le Organizzazioni Sindacali hanno ritenuto inaccettabile l’idea presentataci di un aumento dell’indennizzo in caso di licenziamento giudicato illegittimo. La dignità della persona non è mercificabile; che si arrivi poi, da parte di ABI, a proporre l’utilizzo delle risorse del FOC ha dell’incredibile”.
“Il prossimo incontro previsto per il 28 p.v – concludono Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin – dovrà avere la chiarezza delle posizioni di ABI attraverso la consegna di documenti scritti nei quali dovrà essere evidente l’abbandono di strade non percorribili né tanto meno previste in Piattaforma”.
Il comunicato unitario delle segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin