Deutsche bank, i sindacati hanno incontrato i vertici del business

Il sito di First Cisl Deutsche Bank riporta un comunicato unitario delle segreterie di coordinamento di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin in Deutsche Bank, che segue un incontro tenutosi nei giorni scorsi tra sindacati e vertici aziendali. Tale incontro era stato richiesto dai sindacati per un confronto sui piani di sviluppo strategici di Deutsche Bank e “sulle grandi criticità riscontrate nelle varie segnalazioni pervenute dalla Rete – si legge nel comunicato – tutte rivolte a sottolineare un clima aziendale “stressato e logoro”, aggravatosi peraltro a seguito delle ultime riorganizzazioni”.

Per la Divisione Advisory “si stanno definendo nuove strutture logistiche che possano accogliere Consulenti Finanziari e Private Bankers con l’intento di contenere i costi aziendali, come già avviene oggi a Bari e Como”.

È stata confermata ai sindacati “una ritrovata attenzione commerciale verso il “canale aziende” e a tale proposito abbiamo ricordato a DB quanto sia necessario regolamentare, soprattutto in questo settore, l’operatività fuori sede dei colleghi, ad oggi non normata nonostante le ripetute segnalazioni”.

I sindacati hanno fatto presente che “il tentativo in corso di voler raggruppare più portafogli in capo ad un unico gestore, se da una parte può portare alla gestione di una massa i cui importi sono più in linea con un reale portafoglio private, nella realtà attuale determina invece una grande difficoltà nella gestione dei clienti, data la vastità del territorio da seguire per l’esigua presenza di sportelli”.

“Nell’affrontare il tema delle frequenti dimissioni di figure commerciali con portafoglio”, i sindacati hanno sottolineato che a loro avviso esse siano “per la maggior parte riconducibili ad una cattiva gestione dei colleghi e delle loro professionalità, da parte dei Responsabili commerciali che, sia nei modi che nei toni di sollecitazione, ledono la dignità delle persone”, modalità “grave” e “da censurare”, con comportamenti che, “oltre a rappresentare atti di ingiuria e diffamazione, comportano responsabilità penali riconducibili al datore di lavoro”. Il management aziendale “ha dichiarato che si impegnerà nel prendere adeguate misure volte al miglioramento del clima aziendale”.

I sindacati hanno evidenziato “criticità nella modalità di assegnazione dei budget, chiedendo la verifica della proporzionalità tra i budget assegnati e le masse anche in linea con quanto previsto da Mifid II” e discutendo “specifiche segnalazioni pervenute dai colleghi”, registrando “piena condivisione” da parte aziendale.

Affrontato anche il tema della “situazione attuale della rete, anche in conseguenza delle numerose recenti riorganizzazioni, che hanno in generale prodotto maggiori carichi di lavoro e, in particolare negli sportelli accorpanti, gravi disagi per la clientela. Poche risorse negli sportelli, responsabilità sempre maggiori per i colleghi e conseguenti difficoltà a poter organizzare e pianificare attività di sviluppo, rendono la situazione lavorativa in rete sempre più rischiosa e complicata”.

“Al termine dell’incontro – concludono i sindacati – abbiamo reciprocamente condiviso la necessità di programmare questi momenti di confronto tra le parti con cadenza periodica al fine di monitorare il clima aziendale”.

 

Il comunicato unitario delle segreterie di coordinamento di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin in Deutsche Bank