Trattativa Ccnl banche, anche sui quotidiani on line netta posizione First Cisl

La trattativa sul rinnovo del contratto collettivo nazionale dei bancari non decolla. Sul web viene dato ampio spazio al confronto tra Abi e sindacati. Le posizioni sono distanti e, da quanto si legge su vari siti, si sono allontanate dopo l’ultimo incontro.

Affari Italiani, Milano Finanza e Advfn evidenziano, nel loro titolo, la posizione di First Cisl per la quale le “proposte di Abi sono inaccettabili e di facciata”. Investire Magazine e Finanza Report mettono invece in evidenza i toni che sta assumendo la trattativa titolando “Bancari, sindacati sul piede di guerra”. Di distanza fra le parti scrivono Tiscali e Investing.com che titolano: “Abi. Sindacati, distanti su rinnovo”.

Dalla lettura dei vari siti d’informazione si ricava che “non è andato a buon fine il tavolo di trattativa tra sindacati e Abi sul rinnovo del contratto nazionale dei bancari con una ripresa del confronto che si preannuncia tutta in salita”. Il nuovo appuntamento fra le parti è fissato per il 5 novembre. Anche in rete è emersa chiara e netta la posizione di First Cisl al riguardo: «Invece di rispondere alle richieste della nostra piattaforma – ha detto il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani – Abi, in modo provocatorio, ha presentato la sua. Ma l’unica cosa chiara, al di là di qualche apertura di facciata, è il tentativo di ridurre i salari. Per noi è inaccettabile. Abi – continua Colombani – propone, attraverso la ridefinizione della scala parametrale, l’introduzione di un salary cap che, denuncia il leader dei bancari della Cisl, comporta un taglio retributivo di 9mila euro».

Il ragionamento di Riccardo Colombani lo porta a giudicare grave «l’assenza di risposte sulla cabina di regia sul digitale. Solo una cessione di sovranità dalle banche a questo nuovo organismo nella definizione degli indirizzi sull’innovazione tecnologica può veramente assicurare la centralità del contratto nazionale che anche l’Abi sostiene di condividere. Altrimenti sono solo parole. Se dall’Abi non arriverà un’apertura sulle richieste della piattaforma sindacale – ha avvertito Colombani – risponderemo con la mobilitazione dei lavoratori».