Gruppo Banco Bpm, raggiunte intese su vap, welfare, formazione, smart working

Nei giorni scorsi i sindacati hanno “raggiunto delle intese che riteniamo positive e importanti per tutti i colleghi del nostro Gruppo, che, in questo anno, hanno sopperito con la loro professionalità e serietà alle tante, troppe, carenze organizzative non ancora sanate”; è quanto si legge in un comunicato unitario dei coordinamenti di Gruppo Banco Bpm di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin pubblicato nel sito di First Cisl Gruppo Banco Bpm

Riguardo il premio aziendale, rispetto allo scorso anno, sarà riconosciuto un premio di € 700,00 in cash o in welfare, a scelta dei colleghi”, con erogazione “in busta paga nel mese di giugno 2020 per chi opterà per il cash. In caso di opzione per i servizi welfare, tale somma sarà a disposizione dal mese di giugno 2020” e che “in caso di fruizione parziale o non fruizione dei servizi welfare entro il 30 novembre 2020, la quota residua sarà destinata ad assistenza sanitaria o, in caso di impossibilità, al fondo di previdenza integrativo”.

Ulteriori servizi welfare “per un controvalore di € 400,00, 250 euro in più dello scorso anno” saranno disponibili sempre da giugno 2020. L’azienda si è inoltre impegnata “a rinforzare le forme di assistenza sanitaria (CMA, CASPOP e FAS) al fine dello smaltimento delle tante pratiche arretrate in un tempo ragionevole”.

Per la formazione i sindacati hanno firmato un accordo sperimentale, della durata di un anno, “sullo Smart Learning, ovvero la possibilità di fruire della formazione a distanza fuori dai locali del gruppo”. Lo smart learning “sarà svolto durante l’orario di lavoro e darà diritto ad un permesso retribuito pari alla durata convenzionale del corso, cumulabile con altri tipi di permesso. Tale attività formativa dovrà essere svolta con mezzi tecnologici propri, accedendo ad un apposito portale. L’assenza dal luogo di lavoro per l’attività formativa andrà segnalata (e NON concordata) al proprio responsabile con un preavviso di almeno 5 gg lavorativi”.

In tema “conciliazione tempi di vita/lavoro è stato sottoscritto un nuovo accordo sullo Smart Working che prevede un prolungamento della sperimentazione per ulteriori 2 anni, con ampliamento dei fruitori a 1000 risorse. L’attività lavorativa in tale modalità potrà essere svolta per un massimo di 2 gg alla settimana, in locali aziendali diversi dalla propria sede di lavoro o da casa”.

I criteri di priorità per accedere a tale modalità lavorativa sono:

  1. Lavoratrice madre il cui congedo di maternità ha avuto termine da non oltre 3 anni o lavoratore/lavoratrice con figli disabili ai sensi dell’art. 33 comma 3 della L.104;
  2. Lavoratore padre il cui congedo di maternità ha avuto termine da non oltre 3 anni;
  3. Gravi e comprovati motivi di salute;
  4. Stato di gravidanza;
  5. Maggiore distanza tra sede di lavoro e residenza,
  6. Priorità dell’inoltro della richiesta.

“A seguito dell’incertezza sulla data di presentazione del nuovo Piano Industriale – prosegue il comunicato unitario – abbiamo poi messo in sicurezza l’Accordo Quadro, prorogandone la validità sino alla conclusione della procedura di confronto sul nuovo P.I.”, accordo che prevede tutele fondamentali quali “le garanzie occupazionali, i principi sulla mobilità territoriale e professionale”. Il comunicato unitario termina facendo il punto su ulteriori temi e accordi.

 

Il comunicato unitario dei coordinamenti di Gruppo Banco Bpm di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin