UniCredit, anche il comitato sindacale europeo contro esuberi, serve confronto

“A esuberi distribuiti a livello continentale, si risponde con una posizione sindacale altrettanto continentale”. Così esordisce Investire Magazine  che riporta “la scelta fatta dal Select Committee del Comitato Aziendale Europeo di UniCredit che ha pubblicato una nota per esprimere una posizione condivisa tra i 14 paesi Ue in cui l’istituto di credito è presente”.

“Se i piani di sviluppo industriale di UniCredit dovessero comportare ulteriori riduzioni dei posti di lavoro, dichiariamo fin d’ora che i sindacati, i rappresentanti dei lavoratori e il Cae – si legge sul sito – combatteranno con forte determinazione contro tali progetti. I lavoratori hanno già pagato un prezzo elevato nell’ambito degli ultimi piani industriali e non accetteremo ulteriori sacrifici e riduzioni degli organici”.

La presa di posizione del comitato sindacale europeo equivale a un forte messaggio indirizzato al gruppo UniCredit al quale viene evidenziato che “pur comprendendo che la banca del futuro deve evolvere il modello di servizio, in particolare nella semplificazione dei processi e negli investimenti nella digitalizzazione, proprio su questi temi rivendichiamo un confronto attraverso il dialogo sociale con il management a tutti i livelli ed in tutti i Paesi”.

“Il bubbone è esploso pochi giorni fa – scrive Investire Magazine – con le indiscrezioni pubblicate da Bloomberg relative a ben 10 mila posti di lavoro a rischio nelle sedi e filiali del gruppo distribuiti in Europa. L’ad, Jean Pierre Mustier, ha cercato di correre ai ripari con una lettera inviata agli 86 mila dipendenti, garantendo che se ci saranno esuberi, questi verranno gestiti soltanto attraverso prepensionamenti”.

Investire Magazine ricorda infine come First Cisl abbia stigmatizzato la scelta di Mustier di rivolgersi direttamente ai dipendenti con una lettera che avrebbe puntato a rassicurarli.