Il Foglio sul ritiro BlackRock, Colombani, per salvare Carige si utilizzi Foc

“Il Foglio” interviene sulla vicenda Carige con un titolo che è la sintesi delle opzioni di salvataggio rimaste in campo dopo la ritirata di BlackRock: “Per salvare Carige restano le altre banche, i contribuenti e i lavoratori”. Mariarosaria Marchesano firma l’articolo è utilizza una dichiarazione dei commissari straordinari di Carige, Fabio Innocenzi, Pietro Modiano, Raffaele Lener per l’attacco del servizio: “Tenere ferma la possibilità di avviare l’iter per il salvataggio di stato esplorando nel frattempo tutte le possibilità per una soluzione privata. Ma se un colosso mondiale ha trovato poco conveniente diventare socio dell’istituto ligure – evidenzia il Foglio – perché altri soggetti privati dovrebbero trovare attraente l’ipotesi?”.

Il giornale perlustra il ventaglio di possibilità tenendo conto dei vincoli europei. Di sicuro il disimpegno del fondo americano BlackRock complica lo schema ma rilancia alcune proposte mai abbandonate. Mariarosaria Marchesano fa riferimento all’idea di First Cisl “di fare entrare i dipendenti della banca nel capitale attraverso il fondo per l’occupazione, gestito da un organismo bilaterale formato dai sindacati e dall’Abi, che ha una dotazione di 170 milioni di euro”. La spiega al “Foglio” il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, premettendo che non è stata una provocazione bensì “una proposta concreta per cui ci sono già colloqui informali in corso e, tecnicamente, è realizzabile”. A Colombani il quotidiano chiede “se non pensi che la marcia indietro di BlackRock possa essere legata anche alle barricate del sindacato per tagli al personale? “Fare di Carige un polo finanziario per la gestione della ricchezza delle famiglie è riduttivo rispetto alla vocazione di banca commerciale legata al territorio ligure – obietta Colombani -. E anche l’ingresso dello stato non risolverebbe il problema occupazionale perché l’Europa darà il via libera solo a fronte di tagli sui costi. Perciò siamo convinti che la soluzione privata debba venire dal basso, con i lavoratori nella veste di azionisti”.