Carige, falsa disponibilità a taglio retribuzioni, crediamo in rilancio banca

“La sconcertante illazione pubblicata oggi dal quotidiano Il Messaggero circa una presunta disponibilità del sindacato a concordare una riduzione del 20% negli stipendi in Carige non solo è totalmente priva di fondamento, ma è anzi addirittura antitetica rispetto alla nostra convinzione che sia tuttora possibile il rilancio della banca ligure, anche mediante una grande operazione di solidarietà di sistema che preveda di sostituire o integrare l’intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi mediante l’investimento, in tutto o in parte, dei 165 milioni versati dai lavoratori del settore nel Fondo nazionale per l’occupazione e giacenti ora inutilizzati. Restiamo totalmente contrari a qualunque soluzione che preveda tagli drastici non solo al personale e alle retribuzioni, ma anche alle filiali e agli stock di crediti delle imprese in temporanea difficoltà, tutte ipotesi che metterebbero in crisi sia l’occupazione bancaria, sia quella delle economie locali”: lo dichiara il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani.

“In un contesto economico recessivo come quello attraversato dal nostro paese – aggiunge Colombani – anziché insistere con le insensate scorciatoie dei tagli di costi, è necessario che tutte le parti in causa, il FITD, le banche che aderiscono allo Schema Volontario, l’Abi, ma anche il Governo, le forze politiche, le istituzioni e le realtà associative che rappresentano la clientela di Banca Carige aprano un confronto proattivo finalizzato a rilanciare il valore sociale dell’attività bancaria, ricostruendo pienamente il rapporto di fiducia tra banca e cittadini”.