“L’amministrazione straordinaria di Carige deve assicurarne il rilancio e comprendiamo pertanto che la Bce abbia fatto la scelta della continuità gestionale: è indispensabile garantire il proseguimento delle attività di rafforzamento patrimoniale e, soprattutto, come ammettono gli stessi commissari, il rilancio commerciale attraverso il recupero di quote di mercato nei segmenti core, il che significa fare banca di territorio tutelando il risparmio e assistendo famiglie e imprese con un’adeguata politica creditizia, grazie all’apporto fondamentale dei lavoratori, che risulterà determinante”: è il commento del segretario generale di First Cisl, Giulio Romani, alla decisione assunta dalla Bce.
“Tuttavia – prosegue Romani – non è da trascurare l’esigenza di ridurre il costo del capitale. Infatti, se grazie all’intervento dello schema volontario di intervento del fondo interbancario dei depositi, oggi Carige ha un patrimonio ritenuto adeguato, è chiaro anche che il tasso dell’obbligazione dovrà essere tangibilmente ridotto per non arrecare alla banca pregiudizi di ordine reddituale e di conseguenza patrimoniale. In pratica, si tratta di completare l’atto di solidarietà da parte del sistema bancario attraverso la riduzione del rendimento dell’obbligazione, proprio per non pregiudicare la stabilità di Carige”.