Banca Etruria, cade accusa di truffa per 12 dipendenti assistiti da First Cisl

“Sono in tutto dodici i dipendenti della ex Etruria che sono stati scagionati dalle accuse di truffa”. Lo riporta il quotidiano online “Arezzo notizie.it” pubblicando un articolo dal titolo “Ex Etruria, 12 dipendenti assolti dall’accusa di truffa”. “A stabilirlo è stato il pool di magistrati, guidati dal procuratore Roberto Rossi che in queste ultime settimana ha avuto modo di accertare la posizione degli impiegati finiti alla sbarra per la questione riguardante la vendita delle obbligazioni subordinate azzerata dal salva-banche”.
“Secondo i magistrati – scrive il portale d’informazione aretino – l’operato dei 12 lavoratori sarebbe stato corretto e non vi si ravvisano gli estremi per alcun tipo di reato”.

“Quello per truffa – ricorda “Arezzo notizie.it” è uno dei filoni che anima le vicende giudiziarie riguardanti l’ex istituto di credito aretino e per il quale sono state presentate oltre 500 denunce da altrettanti obbligazionisti che sostengono di aver subito un raggiro nella vendita dei bond”.

Alla vicenda gli organi di informazione hanno dato molto spazio alimentando un dibattito al quale non si è sottratto l’avvocato di First Cisl Maurilio D’Angelo che ha evidenziato come tra i sottoscrittori ci siano anche molti dipendenti “che avevano acquistato (o lo avevano fatto i loro familiari) quelle stesse obbligazioni subordinate diventate carta straccia dopo l’entrata in vigore, i1 22 novembre 2015, del decreto Salvabanche. Ora accogliamo queste dodici archiviazioni, tra notificate e richieste, che seguono un’altra decina risalenti a qualche mese fa”.