Esodati, la Consulta e la sentenza sulle pensioni

Esofirst, il settore di First Cisl dedicato agli esodati, ritiene che per giudicare la sentenza del 25/10/2017 della Consulta bisognerebbe attendere il relativo dispositivo e poi commentare secondo il rispetto di principi e valori contenuti nella Costituzione vigente.

Tuttavia il comunicato stampa della Corte del 25/10/2017 già consente un primo commento considerati  i contenuti  fuorvianti ed ipocriti in esso contenuti.

Il comunicato afferma che la Corte costituzionale ha respinto le censure di incostituzionalità del decreto legge Renzi-Poletti n. 65 del 2015 in tema di perequazione delle pensioni e dimostra pertanto di credere al “fine dichiarato” cioè di dare attuazione alla sentenza 70/2015 mentre invece è assolutamente evidente che la sentenza risulta disattesa.

Questo perché il decreto legge 65/2015 (convertito poi in legge 109/2015), invece di rispettare la Costituzione  (art. 136 della Costituzione, secondo cui “quando la Corte dichiara l’illegittimità costituzionale di una norma di legge o di un atto avente forza di legge, la norma cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione”) al contrario ha recuperato  i criteri peggiorativi di cui alla precedente legge Letta (L. 147/2013) che peggiora i criteri di perequazione ampliando da 3 a 5 le fasce economiche di riferimento e riducendo le percentuali di rivalutazione delle pensioni.

Esofirst, il settore di First Cisl dedicato agli esodati, crede che permangono i “pasticci” del duo Renzi-Poletti, che hanno calpestato in maniera brutale la precedente sentenza della Corte 70/2015, finendo per restituire ai pensionati solo il 10% circa di quanto loro sottratto nel biennio 2012-2013, permangono ancora.

Esofirst, appena disponibile il dispositivo della sentenza 25/10/2017, provvederà alla pubblicazione e alle conseguenti valutazioni.