Un algoritmo deciderà per noi. Il futuro del bancario è sempre più oscuro

Dimentichiamoci il passato perché pare proprio che in futuro il bancario avrà le mani sempre più legate. A decidere, per lui, sarà infatti un computer. O meglio, un algoritmo che analizzerà con accuratezza il profilo del cliente e determinerà se può accedere, o meno ad esempio, al mutuo edilizio. Se non è la morte della professionalità del bancario, poco ci manca.

La notizia l’ha pubblicata per primo il quotidiano La Repubblica a seguito del Banking Summit di fine settembre. In un articolo dal titolo “Crediti deteriorati, domani il prestito potrebbe concederlo un algoritmo” a firma di Stefania Aoi. Durante il convegno sono state magnificate le capacità dei processi automatici perchè aiuterebbero ad evitare i crediti deteriorati.

L’argomento è stato ripreso pochi giorni fa dal sito idealista.it in un articolo dal titolo “La strategia delle banche contro gli Npl: un algoritmo per decidere se concedere o no un mutuo”.

La tesi sembra avvalorata già da numerosi banchieri che troverebbero molto utile affidare al computer le decisioni sul credito. Con buona pace del mestiere e dei principi ispiratori dell’articolo 47 della Costituzione italiana.