Mancano pochi giorni all’uscita nelle sale di un film-denuncia che, inevitabilmente, susciterà polemiche roventi. Si tratta di un lavoro firmato da Ciro Formisano, al debutto come regista, che vede una strepitosa Daniela Poggi interpretare il ruolo di un’esodata che si ritrova con un bagaglio di problemi insopportabili che la portano addirittura in strada, a chiedere l’elemosina. Il film ha titolo “L’esodo” ed è il racconto di una storia, figlia di una legge che tutti noi conosciamo. Nel film le conseguenze della legge sono drammatiche e sia il regista che gli attori rendono giustizia ad un tema che non lascerà mai il dibattito politico in Italia. Noi bancari, per fortuna, non abbiamo avvertito il problema perché è intervenuto il fondo che da parecchi anni bancari e banche alimentano proprio per evitare congiunture di questo tipo. Ecco il trailer del film ed ecco una delle tante critiche, tutte positive, che descrivono la pellicola.
Un anno fa, proprio in questo periodo, un altro film suscitò grande interesse di critica, poco di pubblico, a dire la verità. Si tratta di “7 minuti“, una pellicola firmata da Michele Placido con un cast favoloso; dallo stesso Placido ad Ambra Angiolini, Ottavia Piccolo, Cristiana Capotondi e Fiorella Mannoia. Si racconta il travaglio di un consiglio di fabbrica chiamato a rispondere ad una provocazione del datore di lavoro che chiede un piccolo sacrificio in cambio della libertà sindacale dei lavoratori. Altro bellissimo film italiano.
Niente sparatorie ed effetti speciali americani. Solo storie di persone, fatti e vicende del nostro tempo. Senza filtri e inganni scenografici.
Il primo film è da vedere, il secondo da recuperare da qualche parte.