Banche ombra, Mps, gli italiani che mollano tutto e vanno all’estero

Gli ingenti capitali gestiti dalle cosiddette “banche ombra”, gli ostacoli incontrati dal dossier Montepaschi presso l’Unione europea e il desiderio di un numero crescente di italiani di tentare di costruire all’estero il proprio futuro professionale sono i tre temi che abbiamo selezionato fra le notizie comparse ieri sui media on line.

Le banche ombra gestiscono metà della finanza mondiale

Secondo il rapporto presentato dal Financial stability board (Fsb) alla fine del 2015 addirittura 149mila miliardi di dollari, che rappresentano quasi la metà di tutte le attività finanziarie mondiali, sono stati gestiti dalle cosiddette “banche ombra”. Si tratta di un dato allarmante, diffuso da un organismo internazionale nato per volontà dei Paesi del G20 con l’obiettivo di studiare il fenomeno per calcolarne i rischi di una possibile, nuova crisi mondiale. La notizia è riportata in un articolo molto interessante, dal titolo “Le banche ombra gestiscono metà della finanza mondiale“, pubblicato dal sito internazionale.it a firma Alessandro Lubello che chiarisce anche il concetto di “banche ombra”, cioè tutti quegli istituti e società che agiscono al di fuori del sistema bancario regolamentato.

Gli ostacoli al percorso del dossier Montepaschi

L’agenzia Agi ci informa del Commissario Europeo alla Concorrenza, Margrethe Vestager, che ha dichiarato che il dossier Montepaschi denuncia ancora tanti ostacoli, soprattutto legati al taglio del personale.

Gli italiani che pensano di mollare tutto e andare all’estero

C’è infine un’analisi firmata da Maria Sorbi per Il Giornale.it sulle opportunità degli italiani alle prese, ad ogni età, con il desiderio di mollare tutto e partire per i Paesi dove costruirsi una nuova esistenza. Il pezzo è titolato “Dalla banca alla bancarella. Chi ricomincia da zero” ed illustra lo scenario internazionale più conveniente per dare libero sfogo alla propria fantasia. Che spesso, purtroppo, si trasforma in necessità per i nostri giovani.