Banca Etica, bilancio 2016, l’interesse più alto è quello di tutti

Lo scorso 13 maggio, a Torino – presso la sede del Gruppo Abele – in contemporanea con Santiago de Compostela in Spagna, è stato presentato il bilancio 2016 di Banca Popolare Etica, che First Cisl e Cisl hanno contribuito a fondare partecipando alla grande mobilitazione di organizzazioni della società civile.

L’Assemblea ordinaria, oltre all’approvazione del bilancio, ha provveduto anche a rinnovare Comitato etico. Organismo centrale, nell’ambito di criteri di eticità, nello sviluppo della banca oltre ad avere funzioni consultive e propositive.

La Banca chiude l’esercizio con numeri di tutto rispetto: utile netto, il più alto di sempre, di 4,318 milioni di euro; raccolta (+15%) per 1,227 miliardi di euro; sofferenze pari all’1% su una media di sistema del 4,8%; finanziamenti erogati (+12%) pari a 972 milioni di euro.

Nel corso dell’anno, liquidando la parte di capitale sociale delle aziende trasformatesi per legge da “cooperative” in “spa”, la Banca ha esteso la propria partecipazione in Etica Sgr al 51%.

A margine dell’Assemblea hanno preso avvio dei “cantieri” per la definizione del piano strategico 2018-2020, che terranno conto dei fattori ambientali del settore (complessità normativa e bassa redditività), del progetto di disintermediazione digitale e delle trasformazioni sociali (erosione del welfare pubblico). Particolare attenzione anche sul tema della partecipazione ovvero ogni persona che ha azioni della banca è socio fondatore e può quindi dare la sua impronta all’operato di Banca Etica..

La modifica del testo unico bancario all’art 111 bis definisce – per la prima volta nel nostro ordinamento – la finanza etica e sostenibile secondo i principi di giustizia, responsabilità, democrazia economica, efficacia ed efficienza, coerenza riconosce il lavoro pioneristico e sperimentale di Banca Etica.

In tempi dove è difficile fare banca, la sfida di Banca Etica è sempre più attuale. Coniugare la redditività con le attese, nel rispetto della loro dignità, dei vari portatori di interessi –   soci, clienti, dipendenti, ambiente, società – oltre a valori quali giustizia, equità e sostenibilità appare doveroso. Una necessità.