La crisi delle banche dell’Italia centrale sulla stampa, con i dati First Cisl

“Caccia ai forzieri nel cuore d’Italia. Il grande assalto alle banche dalla Toscana alle Marche” è il titolo di un articolo di Claudia Cervini sulle pagine dei quotidiani La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno dedicato a quegli “istituti di credito che, un tempo, avevano testa e cuore radicati nel centro Italia: fortini bancari provinciali, regionali o sovra-regionali con un azionariato locale dove spesso le fondazioni la facevano da padrone e i soci erano espressione dell’imprenditoria del territorio”. Ebbene, “questi e molti altri istituiti sono tutti passati di mano”, come osserva la giornalista.

Claudia Cervini sottolinea poi che in molti casi queste banche “nel processo di acquisizione, hanno perso il marchio e subìto un drastico ridimensionamento (che impone uno snellimento generale della struttura)”.

“Stando ai dati di First Cisl – evidenzia l’autrice dell’articolo – tra il 2010 e il 2016 l’Umbria e le Marche hanno perso rispettivamente il 14,3% e il 14,5% delle filiali; l’Abruzzo il 13,4%, il Molise l’11% e l’Emilia Romagna il 13,6%. Una combinazione di fattori che ha colpito tutta la Penisola; ma il centro Italia spicca per aver perso il maggior numero di bandierine e stemmi bancari”.