Nel corso del suo intervento al 3°Congresso nazionale First Cisl il segretario generale First Cisl Toscana Marco Lenzini ha affrontato diversi temi fra cui: desertificazione bancaria, partecipazione, formazione.
Di seguito, alcuni dei passaggi salienti dell’intervento.
“Lo scorso 24 aprile si è insediato l’Osservatorio regionale per contrastare la desertificazione bancaria nella nostra Toscana. L’obiettivo che ci poniamo come First Cisl, sarà quello, in primis, che il 20% circa dei comuni toscani che hanno solo uno sportello bancario non vedano la “fuga” dal loro territorio delle banche. In tale ambito le Bcc solo le banche che hanno “desertificato meno” e che possiedono un dato di riserve patrimoniali straordinarie, il differenziale tra il limite Srep, imposto dalle autorità di vigilanza, e il CET1 Ratio (indice di consistenza patrimoniale) è straordinario, dato che ci permette di auspicare una tenuta anche territoriale e un rafforzamento in quelle zone “abbandonate” da altri istituto di credito.
Nei dati sulla Desertificazione siamo l’organizzazione di riferimento, non dobbiamo dimenticare di rimarcare il fatto che la “desertificazione” è un termine ed un lavoro nostro”.
“Il corpo intermedio, inteso come sindacato, deve riappropriarsi del proprio ruolo e perchè ciò avvenga vanno sottolineati tutti quei temi identitari che, come First Cisl portiamo avanti. Desertificazione è identità come partecipazione è identità, una partecipazione che dovrà trovare le buone prassi attraverso un’altro caposaldo fondamentale che è la formazione”.
Sul tema della formazione Lenzini ha sottolineato l’importanza della scuola sindacale nazionale First Cisl: “investire in cultura è fondamentale e altrettanto lo è se questa viene poi immessa nei territori come linfa vitale”.
“In Toscana stiamo portando avanti un progetto di scuola sindacale regionale che sia orientata alla parte valoriale del sindacalista ed anche alla parte tecnica, per essere pronti e preparati nel fare quello cui tutti noi siamo chiamati a fare ovvero essere nei luoghi di lavoro con le persone per le persone”.
La conclusione dell’intervento si è basata sull’invito a concentrarsi ed investire tempo su quello che abbiamo, che è tantissimo, inteso come background sia valoriale che tecnico culturale.