I bancari agli stati generali di Sassari

In un teatro comunale straripante di persone e colorato da bandiere, si è reso protagonista il settore finanziario del nord ovest della Sardegna, già mobilitato da tempo all’interno movimento spontaneo del TIPS (Tavolo Istituzioni e Parti Sociali) e che sono culminati negli ‘Stati Generali’ di Sassari dando l’avvio a una serie di manifestazioni pubbliche che si sono snodate per tutto il mese di maggio.
Da tempo si rivendica con determinazione comune un confronto proficuo con il Governo regionale e nazionale finalizzato alla realizzazione di un modello di sviluppo e alla promozione del lavoro e dell’occupazione per Sassari e per tutto il territorio del nord-ovest della Sardegna.

il teatro comunale pieno di persone

Ettore Erriquez, della FIRST CISL di Sassari, ha portato un contributo a nome di tutti i Lavoratori del settore credito e finanziario. Un settore che, se giustamente orientato e correttamente centrato, può e deve svolgere la sua funzione fondamentale di agevolazione dello sviluppo economico. Per fare questo è importante che le istituzioni finanziarie siano il più vicine possibile alle realtà produttive del territorio.
E’ stata denunciata la progressiva rarefazione della presenza sui territori da parte degli istituti di credito; una continua desertificazione dei territori dai quali vengono sottratte sempre più velocemente una interminabile serie di attività e di lavorazioni del settore che da tempo vengono concentrate sempre più, funzionalmente verso l’alto e geograficamente lontane. Spesso oltremare.

delegazione dei bancari

Questo comporta che le decisioni siano sempre più basate su freddi algoritmi di grandi gruppi bancari nazionali e internazionali ben lontani dalle necessità del territorio e completamente distaccati da qualsiasi volontà di rilancio degli stessi, ben lontani dal volano di una ripresa economica quale dovrebbe essere il settore del credito.
Come sindacati bancari, nel tempo abbiamo contrastato operazioni di gruppi nazionali tesi a trasferire interi blocchi di lavorazioni da Sassari verso il nord Italia, cosa che avrebbe comportato la perdita di posti di lavoro e lo spostamento progressivo dell’occupazione verso le regioni più ricche della penisola.
Più recentemente e siamo ormai alla cronaca, ci siamo trovati di fronte al depauperamento di una delle più importanti aziende informatiche del settore bancario della nostra regione, con sede a Sassari, la Numera SpA, cosa che ha comportato una diaspora di lavoratori fra tre diverse realtà aziendali e l’interruzione di importanti progetti a favore del territorio. Progetti di cui al momento, più nulla si sa.
Non possiamo certamente dirci contenti di fronte a decisioni che allontanano dal territorio competenze consolidate, che potrebbero e dovrebbero essere invece coccolate, curate, sviluppate con sinergie continue. E queste malaugurate decisioni si verificano, eccome, le abbiamo viste nero su bianco per esempio in aziende che dovrebbero essere radicate sul territorio e che invece spostano sorprendentemente attività da loro definite strategiche.

intervento del segretario della Cisl di Sassari, Pierluigi Ledda

Ritirandosi dal territorio le banche stanno lasciando scoperti dal servizio interi paesi e, in piena contraddizione con una sbandierata digitalizzazione presentata come una sorta di ‘panacea’, ma in realtà a corto di personale, preferiscono tenere chiuse le proprie filiali all’interno della settimana a volte con poco o nullo preavviso, a seconda della propria utilità e senza curarsi delle necessità dei cittadini, clienti o comunque utenti di servizi.
Fenomeni che comportano una riduzione continua dell’occupazione di un settore come il nostro che nella storia ha visto tantissimi lavoratori e che pertanto ha contribuito e potrebbe contribuire ancora a sostenere l’economia del nostro territorio.
Sassari ha una forte vocazione finanziaria e abbiamo in città aziende leader conosciute e rinomate anche all’estero di cui dobbiamo andare fieri. Le continue ristrutturazioni le hanno ridimensionate ma le loro conoscenze del territorio sono ben presenti. Possono e devono essere considerate un patrimonio da preservare con adeguate politiche tese alla migliore e più efficace gestione dei fondi fra i quali quelli del PNRR. Abbiamo opportunità di sviluppo di nuovi progetti che potrebbero ben essere condotti insieme tra le aziende e l’Università. Bisogna tenere il timone sul territorio per rilanciarlo e contribuire allo sviluppo di tutta la regione e del resto del Paese.
Nel suo intervento, Erriquez auspica soluzioni importanti nell’annunciata conferenza sul credito presso la Regione e che questa conferenza si possa tenere proprio a Sassari, cosa giustificabile sia dal punto di vista simbolico vista la mobilitazione territoriale in atto che da quello pratico, in quanto Sassari è comunque fulcro di istituzioni finanziarie rilevanti.

il tavolo degli organizzatori

L’obiettivo è dunque di muoverci tutti coesi, sinergicamente e di fare sistema, di allargare via via questo sistema locale a sistemi più complessi, agganciandoli e formandone parte integrante -prosegue Erriquez- protagonisti del cambiamento che vogliamo, con l’obiettivo di “dare gambe” a progetti che garantiscano di poter azionare un volano virtuoso nel quale fondamentale sarà l’attività di credito bancario, per innescare e amplificare un circuito di crescita teso ad autoalimentarsi.

Intervento di Ettore
Una sintesi dell’intervento di Ettore Erriquez a nome dei sindacati del settore credito