Sportelli bancari addio, in Sardegna chiuso un quarto in sette anni

Meno 761 posti di lavoro, appello dei sindacati confederali.
L’ultimo episodio che ha allarmato i sindacati è la chiusura di una filiale a Nuoro. In sette anni in Sardegna è stato chiuso un quarto delle filiali bancarie e sono andati persi 761 posti di lavoro. Nel 2015 gli sportelli erano 643, gli addetti 4.603; l’anno scorso i primi sono diventati 487, gli altri 3.842. “O s’inverte la tendenza o sarà un disastro”, avvertono le segreterie regionali Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca Uil e Unisin, che invocano la convocazione di una Conferenza regionale sul credito che tracci una linea politica a salvaguardia del settore.

sportello banca

Il caso di Nuoro: o trasferimento nella penisola o rinuncia . Ai lavoratori di Compass (gruppo Mediobanca) “da un giorno all’altro” è stato comunicato che dal 1 luglio dovranno trasferirsi fuori dalla Sardegna oppure rinunciare al lavoro. L’istituto ha altre sei sedi in Sardegna, oltre a due filiali Che Banca dello stesso gruppo. “Dopo 11 anni di profitti Mediobanca decide di chiudere, rigettando, per ora, le legittime richieste dei sindacati che si sono visti negare persino la possibilità di ricollocare i tre lavoratori di Nuoro nelle altre sedi sarde”, denunciano le sigle di categoria.
La richiesta dei sindacati.

compass

“Ciò’ che sta accadendo alla filiale Compass di Nuoro è la palese dimostrazione che occorre far fronte comune per cambiare le logiche delle aziende del credito sul posizionamento del territorio sardo”, argomentano i sindacati. “La politica non può sfilarsi dalla responsabilità’ di un intervento, a partire dall’impegno, fin qui disatteso, di convocare una Conferenza regionale sul credito per fare il punto sullo stato del settore e definire una strategia”. “Richiamiamo il settore finanziario ospite nell’isola”, concludono le segreterie regionali delle sigle di categoria, “a ispirarsi a un’autentica responsabilità sociale d’imprese, a una reale soddisfazione della clientela, a una concreta vicinanza al tessuto imprenditoriale operante nei diversi contesti, al rispetto del lavoro e dei lavoratori”.