Agcm, lavoro agile e tutela salute dei lavoratori, First Cisl scrive a Rustichelli

Qui la lettera aperta che l’Rsa Siag First Cisl ha inviato al Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, dott. Roberto Rustichelli.

Segue il comunicato sindacale aziendale dell’Rsa Siag First Cisl:

La curva in Antitrust? Scende: da professionisti smart a contatori di giorni

Il SIAG FIRST CISL, mettendo in fila i dati oggettivi certificati dall’Autorità sin dal 30 gennaio 2021 sulla lavorabilità da remoto della quasi totalità delle attività da parte della quasi totalità delle persone di Agcm, i dati sui risultati lusinghieri conseguiti dall’Istituzione in tal modo negli ultimi due anni, i dati relativi ai soldi investiti dall’Autorità allo scopo, alla luce dello spirito e della lettera della circolare governativa del 5 gennaio 2022, volta a dare il massimo impulso possibile al lavoro agile per il settore pubblico ed il settore privato per fronteggiare l’aggravamento della situazione pandemica nel Paese, nel rispetto delle esigenze dei cittadini e degli utenti, ed apprezzando la reiterazione delle misure interne adottate dal precedente Segretario generale, ritiene tuttavia

INACCETTABILE

che in Autorità qualcuno pensi, in forma anonima, in assenza del Segretario generale e senza il necessario confronto con i sindacati, di impedire al personale, dirigenti compresi, di lavorare da remoto anche tutti i giorni sino alla cessazione dello stato di emergenza, come in altre autorità si sta facendo, continuando, magari in due per stanza per otto ore al giorno, a chiedere periodi di conteggio della prevalenza (fisica, sigh!), scelti pure in modo del tutto arbitrario. Perché 2 mesi, e non 6, o addirittura 12, come pure il Governo suggerisce?

DOVEROSO

accogliere l’invito del Governo a contenere gli spostamenti dei lavoratori, anche per il rispetto del pressante dovere di solidarietà sociale nei confronti di quanti stanno soffrendo nel Paese.

In disparte ogni valutazione sulla tendenza del nostro datore di lavoro a non rispettare le promesse fatte al suo personale con la sottoscrizione degli accordi sindacali, il SIAG FIRST CISL ha quindi chiesto al Presidente Rustichelli, con la lettera aperta che si allega, che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato si assuma le sue responsabilità, nei confronti delle sue persone e del Paese

…ammesso che il conteggio dei numeretti, frutto a nostro avviso di una visione arcaica del lavoro pubblico e contraddittoria al tempo stesso, che parla di obiettivi e flessibilità, ma di fatto privilegia l’occupazione delle sedie, sopravviva ai suoi fautori e a quanti, non costretti, vi si sono piegati acriticamente.

Se l’accordo del 27 marzo 2021, che fissando il principio dell’alternanza fra lavoro da remoto e presenza sarebbe stato molto utile nell’attuale situazione, non piace più all’Autorità, piuttosto che la confusione attuale nell’arbitrio applicativo più totale, perché non si apre in modo trasparente il confronto sindacale sul contratto di nostro riferimento, ovvero il recente accordo per il lavoro agile ordinario di Banca d’Italia post emergenziale (100 giorni l’anno, 10 giorni mese anche continuativi, buono pasto, disconnessione), nel rispetto della legge n. 287/90?

Facendo appello al buon senso…

Roma, 17 gennaio 2022

RSA SIAG FIRST CISL