Banca Ubae, firmato Contratto integrativo e accordo su tensioni occupazionali

Sono stati di recente siglati tra i sindacati territoriali di Roma Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin e il management aziendale un nuovo Contratto integrativo aziendale (Cia) e un accordo sulle tensioni occupazionali. Questo è avvenuto dopo che negli ultimi anni Banca Ubae, banca di diritto italiano a capitale italo-arabo, specializzata principalmente in trade finance e nata nel 1972 a Roma – ha attraversato una situazione di crisi innescata dalla congiuntura economica negativa e dell’instabilità politica ed economica della Libia e del Libano. La conseguenza è stata una progressiva diminuzione degli utili con volumi commerciali in forte contrazione.

In quasi mezzo secolo di esistenza, altresì, Banca Ubae è stata praticamente un mistero per il sindacato, che seppur aveva iscritti all’interno dell’istituto italo-arabo, quasi mai veniva chiamato ad agire e quindi a conoscere questa realtà estremamente particolare e diversa dal resto del mondo bancario. Lo stato di difficoltà quindi ha consentito l’emersione del valore dell’azione della rappresentanza sindacale e in particolar modo di First Cisl molto attiva al tavolo negoziale.

“Siamo estremamente soddisfatti del risultato raggiunto attraverso i due accordi sindacali – ha dichiarato Alessandro Marziali di First Cisl Roma – I lavoratori di Banca Ubae con grande senso di responsabilità si sono subito resi conto che la banca aveva la necessità di un articolato processo di revisione del business e dei costi aziendali. Come parti sociali riteniamo molto valido l’accordo sulle tensioni occupazionali in quanto ha raggiunto un difficile punto di equilibrio tra le esigenze aziendali di contrazione dei costi ed i principi sindacali sacrosanti dell’accesso volontario alle forme di pensione anticipata o al Fondo di solidarietà.”

La soddisfazione si ampia se si pensa che “il numero degli esuberi inizialmente dichiarato dalla banca si è progressivamente assottigliato, grazie ad un lavoro certosino che è sfociato nell’elaborazione di un meccanismo graduato che permette, al raggiungimento di un numero di adesioni/fuoriuscite prestabilito, una moratoria verso future ristrutturazioni per tutto il triennio a seguire. È da rilevare, inoltre, che la capacità di raccordo messa in campo tra i diversi Rsa e le segreterie territoriali delle cinque sigle ha mostrato ancora una volta che il sindacato quando lavora con responsabilità diventa un attore importantissimo per la vita delle aziende. Ora vigileremo sul rispetto degli accordi consapevoli che i sacrifici che fanno oggi i lavoratori e le lavoratrici potranno tornare utili per un futuro positivo di Banca Ubae”.

“Dopo circa 50 anni di vita del nostro istituto, vissuti sempre sulla cresta dell’onda – ha commentato infine l’Rsa di First Cisl Massimiliano Schiavoni – ci siamo trovati come Rsa davanti ad una sfida inedita che è culminata con la stipula di un nuovo accordo per  il Cia, che cercando di mantenere al massimo i benefici del precedente è riuscito ad inserire nuovi istituti e benefit per i colleghi, firmando dopo mesi di lunga trattativa anche un fondo esuberi per le tensioni occupazionali, che – quest’ultimo – va a beneficio soprattutto dei colleghi  prossimi alla pensione.”