Prosegue anche nel 2020 la desertificazione bancaria del Lazio

È stato presentato oggi, durante la riunione del Comitato Esecutivo della First Cisl del Lazio, l’ultimo aggiornamento sulla situazione del credito nel Lazio predisposto dalla segreteria della First Cisl di Roma e Rieti.
L’aggiornamento evidenzia come prosegue, purtroppo, il fenomeno della desertificazione bancaria nella regione e come la pandemia abbia impattato con forza sia sui volumi di credito, sia sull’economia regionale basata, in grande parte, sul turismo e sull’accoglienza.
Al mese di ottobre 2020 i comuni laziali serviti da almeno uno sportello bancario sono 219, contro i 225 del mese di dicembre 2019.
Nel primo semestre del 2020, sulla base dell’Indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) elaborato dalla Banca d’Italia, l’attività economica nel Lazio si sarebbe contratta di 10,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il comparto turistico è stato duramente colpito dalla crisi di Covid-19. Secondo i dati dell’Ente Bilaterale Turismo Lazio (EBTL), nei primi nove mesi dell’anno le presenze nelle strutture alberghiere della Città Metropolitana di Roma Capitale (circa il 90 per cento di quelle del Lazio) sono, infatti, diminuite del 77,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019.
Dallo studio si evidenzia anche come più del 30% della domanda di credito sia stata rivolta, nel primo semestre 2020, alle ristrutturazioni di crediti esistenti.
Diventa, quindi, urgente:

  • immaginare la creazione di un osservatorio regionale sul Credito che veda coinvolte le Istituzioni pubbliche, i Sindacati, le Università, le rappresentanze delle imprese e della società civile ovvero, nelle more dell’istituzione dell’osservatorio, la sottoscrizione di un protocollo regionale sul credito;
  • progettare la riapertura delle filiali fisiche su tutti i territori, con particolare attenzione ai Comuni oggetto di desertificazione bancaria;
  • istituire centri decisionali di prossimità per la valutazione e l’erogazione del Credito tradizionale e del microcredito;
  • organizzare percorsi di educazione finanziaria dei cittadini
  • valorizzare le competenze e le professionalità sul territorio per l’insediamento di centri di servizio specialisti bancari (ICT, Backoffice ecc…).