Noi crediamo nell’azione sindacale unitaria, e non in quella “unica”!

COMUNICATO A TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI  DELLA BANCA DEL FUCINO

 ADESSO BASTA!!!

In data 23 luglio 2020 l’Azienda ci ha inviato la versione finale dell’Accordo sulla procedura di fusione e di riorganizzazione aperta con lettera in data 28 maggio  2020.
In data 24 luglio 2020, esce un comunicato della Fisac Cgil che se non avesse dell’incredibile sarebbe da definire vergognoso!
Sì, perché spacciare per propria vittoria, che poi tanto vittoria non è per quello che vi diremo qui di seguito,  un accordo che contiene contributi importanti anche di altre Sigle sindacali,  è indice della pochezza e della mediocrità dell’OS che lo scrive.
È vergognoso intestare solo a se stessi,  un risultato ottenuto con la ferma azione sindacale anche  delle altre Organizzazioni Sindacali!
Ed è ancor di più vergognoso strumentalizzare una trattativa negoziale al solo fine di tenere diviso il tavolo sindacale, incuranti di quello che si poteva ottenere di più e meglio con una trattativa unitaria allo stesso tavolo.
In un mondo di negoziati dove la controparte dovrebbe essere l’Azienda, per un’Organizzazione Sindacale invece non è così.
Questo purtroppo è la FISAC CGIL e questo, purtroppo, siamo costretti a denunciare: un’Organizzazione Sindacale che ha come scopo attaccare le altre Sigle Sindacali piuttosto che tutelare i diritti e gli interessi di  tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici.
Fino ad oggi, in nome proprio dei valori che contraddistinguono la nostra Organizzazione Sindacale e per cercare di tutelare al meglio gli interessi dei colleghi e delle colleghe, abbiamo cercato di non alzare i toni dello scontro con la FISAC, cercando di non rispondere alle sue provocazioni, andando avanti per la nostra strada e per quella di tutti i lavoratori.
Adesso però diciamo basta!
Basta a questo modo vergognoso di fare sindacato!
E’ curioso come un sindacato che basa la sua linea politica su democrazia e pluralità, abbia derive di tipo autoritaristico, per non dire altro, e dica ai lavoratori “ è necessario iscriversi in massa con noi”.
Noi crediamo nell’azione sindacale unitaria, e non in quella “unica”!
Noi crediamo nell’azione portata avanti da tutte le Single Sindacali insieme, e non da soli, perché ognuna porta le proprie specificità, le proprie competenze e le proprie sensibilità: diffidiamo di un’OS che chiede di essere l’unica a rappresentare i lavoratori!!!
Noi non vogliamo essere gli unici, ma vogliamo un’azione sindacale coesa nel rispetto della libertà d’idee e di posizioni: per questo chiediamo il vostro appoggio.
Date Fiducia alla First! perché l’unità dà la forza, ma la pluralità garantisce la democrazia e la rappresentanza di tutte le istanze.

Ed adesso arriviamo all’ACCORDO.

Se si tralascia l’argomento riorganizzazione, del tutto ignorato dall’Accordo, l’Accordo è apparentemente un buon accordo di rinnovo della contrattazione di secondo livello.
Ma l’aggettivo apparentemente non è utilizzato a caso.
È vero che il ticket è stato aumentato di un euro; è vero che l’Azienda ha aumentato il versamento a favore della polizza sanitaria di 100 euro; è vero che sarà anche aumentato (poco) il versamento per la previdenza complementare.
Siamo esterrefatti del fatto che la Fisac Cgil abbia deciso di intestarsi la “vittoria” visto che i conti proprio non tornano.
Quanto perde ognuno di noi solo con il premio aziendale in cifra fissa? Certo molto più di quanto guadagna con l’applicazione dell’accordo apparentemente buono.
Nel merito, poi, della riorganizzazione, nulla è scritto. La procedura sindacale relativa alla riorganizzazione è sparita nel nulla nel corso della trattativa. Scomparso ogni riferimento alla Pasvim, che pure è una entità del nuovo gruppo bancario. Con buona pace di chi aveva dichiarato che non avrebbe neanche aperto la trattativa se non fosse stata esperita la procedura di cui all’art. 21 del CCNL (quella sugli esuberi). Eppure, nell’ipotesi di accordo si legge che le parti si danno atto che non sono attesi fenomeni rilevanti di mobilita territoriale. Cosa si intende per rilevante? Lo decide l’Azienda cosa è rilevante o meno?
È possibile che in un accordo di ristrutturazione non vi sia un solo accenno alla (possibile e probabile) mobilità? Nessuna garanzia è prevista, infatti, in caso di mobilità. Non siamo in grado di quantificare i danni di una eventuale (possibile e probabile) mobilità diffusa ma sappiamo che ognuno dei lavoratori potenzialmente interessati saprà farsi i propri conti e valutare se possono essere ristorati dall’aumento di un euro del ticket. Senza tener conto dei possibili e probabili danni alla vita privata e alle difficoltà di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Nulla neanche sulla mobilità professionale. Un generico impegno ad attivare i fondi bilaterali per finanziare la formazione. Neanche un centesimo investito dall’Azienda e neanche un impegno alla riconversione professionale che si dovesse rendere necessaria a seguito duplicazione di funzioni causata dalla fusione.
Nulla. Come se l’accordo riguardasse solo il rinnovo del CIA. Peccato che si trattava di una procedura di fusione e ristrutturazione.
Se qualcun altro, con grande orgoglio, si spertica nell’elencare risultati strabilianti – 1 euro di ticket subito, premio aziendale in cifra fissa e non parametrato per il 2019 e decremento del 10% per gli anni futuri (fino al 2024), aumento del versamento per la polizza sanitaria (già accettato dall’Azienda sin dall’inizio della trattativa), aumento futuro dello 0.25% del versamento per la previdenza complementare, lacunosa descrizione della modalità di utilizzo del welfare ed il poco tempo lasciato per la scelta di utilizzo, opacità nelle modalità delle assunzioni previste per il ricambio generazionale riveniente dall’esodo volontario  – la First Cisl, con grande responsabilità e dignità, invece, dichiara che se non arriveranno chiarimenti e precisazioni da parte dell’Azienda, non firmerà un accordo assolutamente lacunoso dal punto di vista delle garanzie rispetto alle ricadute organizzative della fusione.
Chi rivendica con grande orgoglio la “vittoria” ha confuso qualche euro in busta paga con un accordo sulle ricadute della ristrutturazione.
La First Cisl ha ben chiara la differenza!

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