First Cisl del Lazio, Veltri: Il Covid non ci ha fermato!

E’ quanto ha dichiarato, con senso di orgoglio, il Segretario Generale della First Cisl del Lazio, Maria Veltri, nella sua relazione di apertura ai lavori del Consiglio regionale, svolti oggi, giovedi 11 giugno, in video conferenza.

Per la Veltri, il coronavirus non ha impedito alle donne ed agli uomini della First Cisl di continuare a garantire la loro presenza a fianco dei colleghi, perché fossero innanzitutto meno esposti al rischio del contagio nei luoghi di lavoro (ne sono prova in tal senso i diversi Protocolli anti-Covid sottoscritti nelle diverse Categorie rappresentate), ma anche per sostenerli, nonostante le difficoltà logistiche ed organizzative, nel dover garantire, sempre e comunque, quei servizi bancari essenziali alla cittadinanza ed alle imprese.

Ed è proprio dalle Banche, secondo il Segretario, che dovrà partire l’impulso per la ripresa economica del territorio regionale. Con tale consapevolezza, non potranno quindi essere più tollerate dalla First Cisl le politiche di alcuni Istituti di credito tese a ridurre progressivamente le loro reti commerciali nel Lazio, per orientare la prevalenza dei loro impieghi al Nord od in altri territori più profittevoli.

Un elemento di allarme per il territorio raccolto anche dal Segretario Generale della First Cisl, Riccardo Colombani, presente ai lavori del Consiglio Generale. Secondo il leader nazionale c’è la percezione concreta che alcune banche stiano cogliendo l’occasione dell’emergenza sanitaria per consolidare piani di forte ridimensionamento della rete commerciale fisica e quindi di riduzione del numero di lavoratori, soprattutto in alcune aree del territorio nazionale, come nel Lazio e nel Sud. Si tratterebbe quindi di una pericolosa accelerazione di quel fenomeno di desertificazione bancaria, peraltro già in atto nel Paese da diversi anni, che se dovesse ora combinarsi con la crisi economica derivata dalla pandemia potrebbe rappresentare un insuperabile elemento di impedimento per la ripresa economica e quindi diventare detonatore di profondi squilibri sociali.

Un rischio che intravede plasticamente anche il Segretario Generale CISL della USR del Lazio, Enrico Coppotelli, che ha voluto richiamare alla memoria alcune parole simbolo di una stagione che sembrava ormai dimenticata; parole usate all’indomani della tragedia causata dal terremoto in Irpinia e che ora, drammaticamente, risuonano nuovamente: “Fate presto… Fate presto…”.

Per Coppotelli, si tratta di un grido disperato di una Nazione a cui la Cisl, ancora una volta, con senso di responsabilità, con la forza delle proprie idee, senza abbandonarsi alla rissa mediatica o cavalcando l’esasperazione delle gente, sta cercando di fornire aiuto. Lo sta facendo promuovendo anche spazi di confronto con la Politica, le Istituzioni e le altre Forze Sociali per fornire risposte concrete ai bisogni, ma soprattutto nell’ottica di favorire un nuovo Patto Sociale che, come nel Dopoguerra, potrà consentire il rilancio dell’Italia.