Coronavirus: una voce unica per tutelare Lavoratrici e Lavoratori della Categoria

Care Amiche, Cari Amici

In queste ultime settimane la nostra vita è cambiata radicalmente, obbligandoci a rivedere completamente non solo le nostre abitudini ma, anche e soprattutto, il nostro modo di guardare il mondo.
Le priorità sono cambiate, le prospettive sono tutte da rivedere, il futuro da riscrivere. Tutto quello che davamo per scontato non lo è più, valori e memorie di tempi lontani, forse dimenticati o assopiti, sono ritornati prepotentemente alla luce.
Mai come oggi, costretti nostro malgrado a dover mantenere responsabilmente la distanza fisica tra di noi, il senso di collettività, solidarietà e appartenenza sono fortemente sentiti come un bisogno irrinunciabile.
Un Paese che si sta ritrovando tutti i giorni non solo nelle drammatiche notizie, che ci aggiornano sui tanti nuovi malati e sulle dolorose perdite di donne e uomini che questo implacabile virus sta mietendo, ma anche nelle silenziose figure di tante Lavoratrici e Lavoratori dei servizi essenziali che, dal nord al sud dell’Italia, permettono a tutto il Paese di andare avanti.
Categorie di Lavoratrici e Lavoratori che hanno la faccia dei tanti medici, infermieri e operatori sanitari che ogni giorno eroicamente lottano sul sottile filo della vita e della morte, ma anche nelle mani dei tanti addetti alla distribuzione delle merci, dell’agroalimentare, dei supermercati, dei trasporti pubblici ecc.
Un senso del dovere e della Comunità espresso anche dalle tante Lavoratrici e Lavoratori dei settori del Credito e delle Assicurazioni, responsabili di garantire tra mille difficoltà la continuità del servizio ai cittadini, alle famiglie, alle piccole e grandi Imprese.
Colleghe e Colleghi, – che con orgoglio come First Cisl rappresentiamo – che hanno il diritto di vedere tutelata la loro salute nei luoghi di lavoro e di lavorare in sicurezza.
Con questo obiettivo in queste settimane sono state portate avanti, con energia e incisività, dalle Organizzazioni Sindacali di Settore, unitariamente, tante iniziative, che mai, però, hanno perso di vista il bene comune del Paese.
Iniziative che hanno visto costanti pressioni sull’Associazione Bancaria Italiana – ABI -, scaturite nel protocollo “Misure di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19 nel settore bancario” del 16 marzo 2020, che rappresenta una prima importantissima misura per uniformare su tutto il territorio bancario nazionale i corretti interventi e comportamenti.
Un risultato ottenuto rapidamente dalle Segreterie Nazionali, con grande lucidità e senso di responsabilità, che è stata accompagnata sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria dal fondamentale lavoro, svolto da tutta la base sindacale nelle aziende, nei territori, nei singoli luoghi di lavoro. Un lavoro che ha visto e sta vedendo, Rappresentanti Sindacali Aziendali e Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, in prima linea per dare assistenza alle colleghe e ai colleghi e per verificare le criticità che ad oggi ancora sono presenti in molte filiali bancarie e in alcuni palazzi di direzione.
Nei giorni scorsi, è stata data anche formale comunicazione al Ministero dell’Interno, con apposita lettera, in merito ai potenziali pericoli che le filiali bancarie possono rappresentare, ove non venga garantita la corretta limitazione di afflusso della clientela, per le sole operazioni essenziali, e la predisposizione di tutti i presidi fisici ed organizzativi indispensabili per tutelare tutti dal contagio del virus.
Ulteriore e importante iniziativa è stata la lettera, del 18 marzo u.s., con la quale le Segreterie Nazionali hanno chiesto al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte la chiusura per 15 giorni di tutti gli sportelli bancari su tutto il territorio nazionale, richiesta, purtroppo, non accolta, come si evince dalle ultime disposizioni del Governo.
Avendo quindi registrato una sostanziale chiusura da parte sia delle Associazioni datoriali ABI e Federcasse che da parte del Governo, rispetto alla forte e decisa richiesta di tutte le Organizzazioni Sindacali di mettere in condizione di sicurezza i lavoratori del settore, in data 23 marzo 2020 è stata comunicata alle controparti l’avvio, già a partire dal 24 marzo 2020, di tutte le iniziative sindacali più opportune, incluso il ricorso allo sciopero generale della categoria.
Accanto all’azione del sindacato di categoria, abbiamo avuto l’azione incisiva di CGIL CISL e UIL che ha portato al Protocollo siglato il 14 marzo tra Governo, Sindacati e Imprese per limitare il contagio negli ambienti di lavoro, imperniato sul principio che la salute di chi lavora è una assoluta priorità che deve precedere qualunque altra considerazione economica e produttiva; al pressing sul Governo per la chiusura, seppure temporanea, di tutte le attività; alla promozione di una raccolta fondi destinata a chi è nell’emergenza del coranavirus, perché la solidarietà richiede fatti tangibili, invito raccolto sia dalla FIRST Nazionale che dalle Strutture di Roma e del Lazio.
“Questo è il momento dell’unità di intenti, della responsabilità e della coesione sociale”, come ha detto la nostra Segretaria della Cisl, Annamaria Furlan.
E noi aggiungiamo: non c’è spazio per gli egoismi, non c’è spazio, a nessun livello, per le strumentalizzazioni, non c’è spazio per interessi individuali o di realtà particolari che confliggano con quelli generali.
L’unico principio che deve guidare l’agire di ciascuno di noi e di tutte le Istituzioni e Organizzazioni deve essere il bene comune del Paese e dei lavoratori che rappresentiamo.
E ciò perché questa crisi sanitaria ha, evidenziato, altresì, tutti i gravi problemi che la supremazia della finanza predatoria ha ingenerato rispetto alla società civile.
Il mercato in questi anni è stato l’unico vero attore a ispirare le politiche dei Governi, a discapito della valorizzazione dell’Istruzione, della sanità pubblica, dell’ecosostenibilità della produzione e dei consumi, della fratellanza dei Popoli.
Tutti noi saremo quindi chiamati, nel nostro piccolo, a contribuire per cambiare il corso della Storia.  Un’azione che dovrà vedere un ripensamento, anche nel nostro Paese, delle politiche commerciali ed organizzative settore del Credito. Le linee guida già le abbiamo nel nostro manifesto “Adesso Banca”, che propone la piena applicazione dei principi della Carta Costituzionale (www.adessobanca.it).

Roma, Latina, Frosinone, Viterbo, 23 marzo 2020

First Cisl
Segreteria Regionale del Lazio
Segreteria Territoriale di Roma e Rieti
Segreteria Territoriale di Latina
Segreteria Territoriale di Frosinone
Segreteria Territoriale di Viterbo

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