8 Marzo 2019: per non dimenticare

Presso la sede di First Cisl di via Messina si è tenuto il seminario: “8 Marzo 2019 per non dimenticare”. Un’iniziativa a cura del Coordinamento Donne e Politiche di Genere della First Cisl del Lazio curato dalla Responsabile Maria Pia Socillo e che ha visto la partecipazione della giornalista saggista Graziella Falconi e di Vilma Marrone, Responsabile struttura nazionale First Cisl Donne Politiche di Parità e di Genere.
L’evento incentrato sul ruolo delle donne nei lavori della Costituente, è stato salutato dalle parole di Claudio Stroppa,  Segretario Generale aggiunto di Roma e Rieti,  e dal Segretario Generale della First Cisl del Lazio Maria Veltri che ha ricordato come il rapporto tra donna e costituzione sia un tema che richiama non solo genericamente all’aspetto del genere, che per chi rappresenta il mondo del lavoro è cosa prioritaria, ma guarda avanti perché correla direttamente il ruolo della donna alla partecipazione democratica e alla costruzione della società civile nella quale ancora a testa alta viviamo.
L’evento si è rivelato subito di grande interesse anche perché le relatrici si sono focalizzate su temi quali la relazione tra potere dei popoli, libertà e democrazia, ricordando che tutto questo è possibile solo attraverso un insieme di regole che ben 21 donne agli albori del neo nato Stato italiano contribuirono a definire con partecipazione attiva, competenza e grande determinazione.
Figure di spicco, quindi, della nostra storia repubblicana tra cui ricordiamo figure come Maria Federici, Angela Gotelli, Nilde Iotti, Lina Merlin e Teresa Noce. Per non trascurare Angela Cingolani e Tina Anselmi: le prime due donne della storia italiana ad avere compiute responsabilità di Governo in un esecutivo repubblicano.
Seguendo il filo storico dettato dall’emanazione delle 10 leggi più importanti – fatte dal dopoguerra ad oggi –  che hanno cambiato la vita delle donne italiane (dal dritto di voto, all’aborto, alle pari opportunità sul lavoro fino a quella più attale per contrastare la violenza sulle donne) i lavori sono andati avanti davanti ad una sala folta e si sono conclusi solo a seguito di un ampio scambio di opinioni tra i partecipanti (tra cui molti uomini).
Una giornata quindi che ha ricordato a tutti anche quanto sia stato importante e deve essere ancora oggi il ruolo attivo di un corpo intermedio di una società come il sindacato dei lavoratori e delle lavoratrici nel tutelare i diritti di genere.
Un ambito da fortificare con la presenza più massiccia nei luoghi di lavoro e soprattutto con maggiore vicinanza agli iscritti, a cominciare dalle donne lavoratrici che in famiglia, negli ambienti di lavoro e nella società svolgono un ruolo di grande importanza per la coesione e lo sviluppo sociale.