Unicredit. Ancora esuberi

Le Segreterie della First Cisl del Lazio e di Roma, che rappresentano i lavoratori del settore bancario e assicurativo della regione e della Capitale, hanno accolto con profondo stupore e preoccupazione la notizia di un ulteriore ricorso al Fondo di Solidarietà da parte di Unicredit, per circa 915 lavoratori, che potrebbe andare ulteriormente a incidere sui livelli occupazionali dei propri territori.

“La regione Lazio in questi ultimi anni ha pagato un enorme tributo in termini di posti di lavoro persi nel settore bancario, moltissimi dei quali causati proprio dal depotenziamento degli organici da parte di Unicredit, sia a livello di rete commerciale che di strutture di direzione”, a queste prime parole da parte del Segretario generale del Lazio della First Cisl, Maria Veltri, seguono quelle del Segretario Generale di Roma e Rieti Dina Signoriello:  “i lavoratori della rete commerciale di Unicredit del Lazio, e in particolare quelli di Roma, stanno sopperendo a una grave mancanza di personale che non potrà essere sostenuta ancora per molto tempo. Serve urgentemente che vengano assunti giovani anche su questo territorio, mantenendo al contempo la possibilità di uscita solo per chi vorrà liberamente aderire al Fondo di Solidarietà di categoria”.

Entrambe le Segreterie di Roma e del Lazio hanno inoltre evidenziato la necessità di preservare anche le attività in essere presso il Consorzio dei Servizi di Unicredit, denominato UBIS, che svolge importanti attività nel settore del Back Office, dell’Information Technology e del Real Estate per tutto il Gruppo Bancario. Ubis è stata infatti oggetto negli ultimi anni di numerose esternalizzazioni e delocalizzazioni che hanno causato il calo di posti di lavoro e la dispersione di numerose professionalità.