Popolare del Lazio: disdettati tutti gli accordi

Con un comunicato stampa del 27 marzo 2017, la Banca Popolare del Lazio affermava con orgoglio che “nonostante le criticità evidenziate da una ripresa economica debole e incerta, con i tassi d’interesse attestati su valori mai così storicamente bassi, la Banca Popolare del Lazio è riuscita a garantire un risultato economico stabile e soddisfacente, in linea con gli anni precedenti” e che “Il CET 1 capital ratio si attesta al 18,54% e il Total capital ratio al 18,72% (requisito minimo 8% + 2,5% riserva di conservazione, requisito di vigilanza 10,5%), evidenziando l’elevato livello di solidità della Banca, che da sempre ha operato con obiettivi ispirati alla prudenza nell’interesse dei soci e dei depositanti”.

Con una lettera del 30 maggio 2017, a soli due mesi di distanza, la Banca ha inviato alle OO.SS. la disdetta e/o la disapplicazione di tutti gli accordi aziendali in essere in quanto di “rilevante impatto economico”, “incompatibili con la realtà dell’odierno mondo dei servizi bancari” e, ciliegina sulla torta, da “annoverare tra gli elementi che influiscono negativamente sul raggiungimento degli obiettivi” della Banca.

Le Segreterie della First Cisl del Lazio e di Roma e Rieti, congiuntamente, stigmatizzano l’ennesimo tentativo di ribaltare sulle lavoratrici e sui lavoratori i costi della crisi. Tentativo tanto più grave in quanto la Banca Popolare del Lazio è, per sua stessa ammissione, un Istituto solido e redditizio.

Le Segreterie della First Cisl del Lazio e di Roma e Rieti, congiuntamente, invitano la Banca Popolare del Lazio a soprassedere dal mettere in atto azioni di forza unilaterali, e ad aprire un serio confronto in seno alle opportune procedure sindacali.

Roma, 1° giugno 2017

First Cisl Lazio – First Cisl Roma e Rieti