Accordo Carige in rete, First Cisl, intesa rasserena lavoratori e territorio

Firmato l’accordo, ridotti gli esuberi. Carige ha un futuro. È questo il quadro di sintesi che si legge on line su vari siti d’informazione. Borsa Italiana titola: “Carige: First Cisl, contenute al massimo le uscite, garantito futuro a banca”. Sulla stessa linea la titolazione di Borse.it e Finanza.com: “Carige: raggiunto accordo con sindacati sul piano, verrà raggiunto target di 1.250 esuberi”. Più analitici sulla riduzione degli esuberi FinanzaReport.itAdvfnTgCom24Soldionline.it e Italia Oggi, che rispettivamente titolano: “Carige: esuberi scendono a 680, chiudono per ora 45 filiali”, “Banca Carige: First Cisl; siglato accordo, esuberi ridotti a 680”, “Carige: esuberi scendono a 680, chiudono per ora 45 filiali”, “Banca Carige, gli esuberi scendono a 680”. Anche per TgCom24 il tema degli esuberi è preponderante.

Gran parte dei siti informativi rilancia le dichiarazioni dei rappresentanti di First Cisl che si sono confrontati con l’azienda sottoscrivendo un accordo che “tutela i lavoratori e garantisce un futuro alla banca, raggiunta dopo un duro negoziato”; così Vilma Marrone della segreteria nazionale First Cisl, che prosegue: “Il sindacato ha mostrato grande senso di responsabilità rendendo in questo modo possibile la realizzazione dell’aumento di capitale”.

“Siamo riusciti a contenere il numero delle uscite in un massimo di 680 rispetto alle 800 previste inizialmente”, ha rimarcato Marrone. “I lavoratori che decideranno di lasciare la banca lo faranno su base volontaria attraverso il fondo esuberi e il ricorso a Quota 100. Le nuove assunzioni saranno in un rapporto di 1 a 1 rispetto alle uscite previste con Quota 100”.

Il responsabile di First Cisl nel gruppo Carige, Alessandro Mutini ha aggiunto che “per quanto riguarda la riorganizzazione della rete viene confermata la chiusura di 45 filiali, ma nessuna delle regioni in cui Carige oggi è presente sarà abbandonata nell’arco del piano. Si tratta di un corretto bilanciamento del senso di responsabilità mostrato dal sindacato. L’accordo, inoltre, salvaguarda anche la contrattazione integrativa fino al 2023”.