Inclusive economy e disabilità, la proposta First Cisl

Lavoro e disabilità, inclusione, miglioramento condizioni di lavoro, pari opportunità, questi i temi al centro del primo incontro dello Steering Committee del progetto First Cisl finanziato dalla Commissione europea dal titolo: “Non-financial reporting directive (2014/95/EU): an opportunity to develop the participation and inclusion rights of people with disabilities and prevent the risk of social dumping. The crucial role of EWCs and Trade Unions” svoltosi nei giorni scorsi a Bilbao.

Il progetto affronta il tema della disabilità nel lavoro in modo innovativo, come abilità lavorativa che muta nel tempo.

“Il nostro approccio vede la ‘diversa abilità’, non più come condizione statica e definitiva, ma come concetto dinamico ed adattabile alle modifiche che segnano la persona del lavoratore nel ciclo di vita, e determinano l’adattamento organizzativo a carico delle aziende, come deriva dalla direttiva europea 89/391”, dichiara Domenico Iodice, Responsabile nazionale settore CaFirst e Direttore scientifico del progetto.

“Il Disability-Diversity Manager, da introdurre a nostro avviso nei Comitati aziendali europei, potrà esercitare moral suasion rispetto alle decisioni strategiche della capogruppo, inducendo un cambiamento di prospettiva e superando il pregiudizio che vede la diversa abilità come situazione di debolezza e/o improduttività. Occorre promuovere adeguamenti organizzativi anziché turnover!”.

“I temi progettuali incrociano i lavori in corso in Commissione europea, con la Direttiva in via di ultimazione, dopo che il Parlamento europeo ha approvato il 13 marzo l’attesissimo “Disability Act”:  il nostro progetto, come spesso accade, accompagna il cambiamento che inizia a realizzarsi anche sul piano normativo. Dovremo intensificare le iniziative in programma, perché quando il Progetto si chiuderà, il quadro normativo sarà già cambiato e i nostri quadri sindacali dovranno farsi trovare pronti”, conclude Iodice.