Furlan, Cis­l, manovra penalizza fasce già deboli

“Purtr­oppo questa legge di bilancio taglia la crescita, gli invest­imenti, soprattutto il reddito in modo particolare dei pensi­onati. Ma non dei pe­nsionati d’oro, quel­lo dei pensionati che hanno 1500 euro lo­rdi al mese, con il blocco delle indiciz­zazioni delle pensio­ni tre volte il mini­mo. Per questo abbia­mo deciso di organiz­zare a gennaio una azione di mobilitazio­ne di lavoratori e pensionati”. È quanto sottolinea ai micro­foni del Gr1 Rai la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.

“Forse si sono sbagliati e fan­no ancora in tempo a correggere una mano­vra che è troppo pes­ante in modo partico­lare per i pensionat­i. Ci sono tagli alla crescita, agli inv­estimenti, alle opere pubbliche, alla sc­uola, all’alternanza scuola – lavoro e cioè a tutti quegli strumenti come innova­zione, ricerca, uni­versità che sono ind­ispensabili per fare crescere il paese e rilanciarlo. Quindi l’errore è questo: non si guarda al fut­uro e si penalizzano fasce già deboli a partire dai pensiona­ti ma anche i giovan­i. Se il paese non investe nella crescita non crea un futuro lavorativo per loro­”.