A proposito di quanto scritto dal quotidiano La Verità

In relazione all’articolo odierno del quotidiano “La Verità” dal titolo “Gli affari del sindacato: vende polizze agli iscritti” a firma di Fabio Amendolara, non intendiamo essere in alcun modo ironici nell’affermare che quanto vi è scritto rappresenta la migliore testimonianza dell’ineccepibilità dei nostri comportamenti.

Prendendo spunto da quanto si dice in conclusione dell’articolo, è perfettamente vero che l’interesse di chi, nel nostro sindacato e nelle società del gruppo Aletheia, si occupa di tale ambito operativo non è il fatturato: l’obiettivo è infatti l’offerta di servizi, molte volte essenziali, agli iscritti al sindacato, a condizioni vantaggiose, e talvolta anche gratuitamente. Non sfugge a nessuno che i lavoratori del mondo finanziario debbano accollarsi pesanti responsabilità personali e patrimoniali, a fronte della loro operatività quotidiana non adeguatamente tutelata dai datori di lavoro: si pensi, a mero titolo di esempio, ai rischi di ammanchi correlati alla contazione di denaro, agli errori nella compravendita di titoli o di incasso di utenze oppure alla gestione dei crescenti carichi di incombenze disposti dal legislatore.

Come tutti i sindacati del settore finanziario, anche First Cisl mette dunque a disposizione dei propri iscritti una serie di tutele assicurative, con l’unica differenza che First Cisl provvede ad offrirle tramite proprie società specializzate, senza quindi fare ricorso a fornitori esterni, allo scopo di massimizzare i vantaggi per gli iscritti. Non nascondiamo pertanto il nostro stupore nel leggere che “nel mondo sindacale bancario sta crescendo un certo malumore per le manovre della First Cisl nel terreno delle polizze assicurative”. Non ci risulta, trattandosi oltretutto di servizi erogati, con diversa modalità, da ogni altra organizzazione sindacale, né possiamo pensare che altri sindacati vadano affermando una nostra presunta “superiorità” nella capacità di offerta: è francamente improbabile che possa accadere.

Che il fatturato delle società del gruppo Aletheia sia rappresentato da una “cifra modesta”, come rilevato nell’articolo, è correlato proprio al fatto che l’attività viene svolta in favore degli iscritti al sindacato, essendo questo servizio, e non il business assicurativo in senso lato, l’obiettivo sociale. Non è dunque un caso che fra gli amministratori delle società che erogano i servizi agli iscritti vi siano professionisti e figure tecnico-organizzative del sindacato, e non dunque chi rivesta posizioni di esclusiva responsabilità politica. Come tutte le società, poi, anche le nostre retribuiscono i propri amministratori per il lavoro svolto, ma è bene precisare che nessun compenso né rimborso spese è erogato ad amministratori che abbiano ruoli politici in First Cisl e che le nostre società di brokeraggio non sono controparti dei sindacati di settore, né rappresentano gli interessi di altre controparti. Parimenti, vengono regolarmente pagate le consulenze che di volta in volta si rendono necessarie, ma le singole voci di costo, coerenti con le attività svolte e correttamente frazionate, sono estremamente contenute in rapporto ai ricavi, secondo principi di sana e corretta gestione.

Quanto alla composizione del gruppo societario, l’articolista, nel fare giustamente riferimento alla differenziazione delle attività che, peraltro, non riguardano solo servizi prestati agli iscritti di First Cisl, ma anche a quelli di altre federazioni della Cisl, omette tuttavia di citare che ciò determina i diversi assetti proprietari e quindi la correlata necessità di articolare le quote di possesso delle società di brokeraggio.

Una sola domanda, che ammettiamo essere retorica, ci sia permessa, chiudendo: e se ad essere interessato a motivazioni molto diverse rispetto a quelle della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori fosse chi certe illazioni le mette in circolazione? E non ci riferiamo in questo caso all’estensore dell’articolo o alla testata che l’ha pubblicato.