Claudio Quattrociocchi, Segretario generale First Cisl Lazio, è intervenuto oggi ai lavori del Comitato esecutivo Cisl Lazio che si è svolto Bruxelles.
Alla presenza di Enrico Coppotelli Segretario generale Usr Cisl Lazio, di Antonella Sberna Vice Presidente del Parlamento Europeo e dei parlamentari eletti nel Lazio, l’intervento di Claudio Quattrociocchi, in un momento storico di rischi sociali e forti tensioni geopolitiche, si è inizialmente focalizzato sull’importanza che rivestono le istituzioni europee, e quindi dell’Europa, come avamposto privilegiato e crocevia imprescindibile tra il nostro occidente e il vasto mercato orientale in via di consolidata espansione.
Diversi poi i temi toccati, dagli argomenti di politica nazionale della Cisl a quelli che riguardano il nostro settore. “La via per uscire dalla difficile situazione in cui il nostro continente si trova”, ha esordito Quattrociocchi,” è quella della Contrattazione; è il momento di gettare il cuore oltre l’ostacolo e di orientare i conflitti verso la concertazione e, come la Cisl insegna, verso la Partecipazione“.
“Siamo un sindacato riformista che guarda al futuro e sia gli investimenti che il necessario sviluppo economico di cui abbiamo bisogno devono essere supportati da azioni strategiche di finanziamenti verso le attività produttive. Per arrivare a questo, le aziende di credito devono fare da volano sia alle politiche economie nazionali che a quelle locali, supportando – con la concessione di credito – lo sviluppo delle aziende. Purtroppo, però, “ha continuato il Segretario generale First Cisl Lazio, “la desertificazione bancaria sta invece accelerando l’esclusione sociale sia dei privati cittadini che delle aziende che non riescono più ad usufruire del servizio agli sportelli bancari e quindi ad avere un rapporto partecipativo, tra persone, che faciliti la concessione del credito. Ciò di cui oggi abbiamo bisogno sono politiche inclusive, fatte di rapporti sociali e non escludenti”.
“Stesso dicasi per il tema caldo della Salute e Sicurezza nei posti di lavoro. In Italia ogni giorno perdono la vita, mediamente, tre lavoratori. È un dato sul quale non basta più riflettere e ragionare ma sul quale prendere delle concrete contromisure. Certamente c’è bisogno di aumentare i controlli delle autorità competenti, ma è anche necessario pianificare una campagna di prevenzione che attraversi tutti i settori e crei, già dalle scuole attraverso pillole di formazione e informazione, un’etica del lavoro in sicurezza. È un’attività che va concretizzata, da cui non si può più prescindere, e che può essere affiancata a quella che la First Cisl ha già adottato riguardo l’educazione finanziaria. Inoltre, si deve tornare, come durante la pandemia, a sottoscrivere protocolli speciali per la salute e la sicurezza e a stipulare accordi di settore condividendo le buone prassi di ognuno”.
“Strategicamente è anche necessario”, ha sottolineato Claudio Quattrociocchi chiudendo il suo intervento”, che la Cisl continui a focalizzare la propria attenzione sulla Formazione finalizzata all’aumento delle competenze dei propri dirigenti sindacali; e che continui a far leva su una Comunicazione efficace per trasmettere sia ai quadri in prima linea che ai lavoratori tutti, non solo i risultati che sono stati ottenuti sui tavoli di negoziazione e quindi le nostre competenze, ma anche la forza delle nostre idee e la nostra storia. La storia della Cisl”.
“Solo così l’organizzazione che rappresentiamo potrà continuare a crescere e ad accompagnare le nuove sfide; sfide che si sostanziano, in ultima analisi, attraverso continue interlocuzioni, a tutti i livelli, da quelle di politiche locali a quelle comunitarie più ampie e complesse. Noi sappiamo come fare”.
L’intervento di Claudio Quattrociocchi ha suscitato l’interesse e l’approvazione dell’intera assemblea che al termine lo ha salutato con un caloroso applauso.