First Cisl Lazio al Consiglio generale Cisl Lazio. L’intervento di Claudio Quattrociocchi

Alla presenza di Daniela Fumarola, Segretaria generale nazionale Cisl, si è tenuto il 27 ottobre presso l’Auditorium di Via Rieti a Roma, il Consiglio generale Cisl Lazio presieduto da Pompeo Mannone, Fnp Cisl Lazio. A fianco di Enrico Coppotelli, Segretario generale Cisl Lazio, sedevano i componenti di segreteria Maria Veltri, Segretaria amministrativa Cisl Lazio ed Enrico Capuano Segretario organizzativo Cisl Lazio. I lavori, a cui era presente anche Rosita Pelecca Segretaria generale Cisl Roma Capitale Rieti, Gino Forcina Segretario generale First Cisl Roma Rieti, Ronald Galella Segretario generale First Cisl Frosinone, sono stati caratterizzati da riflessioni su temi di attualità e di interesse sociale e da un appassionato dibattito a cui la First Cisl Lazio ha contribuito con l’intervento del Segretario generale Claudio Quattrociocchi. Intervento che è giunto dopo l’ampia e convincente relazione del Segretario generale Cisl Lazio Enrico Coppotelli.

Claudio Quattrociocchi, nel suo discorso, ha toccato diversi argomenti: l’euforia che circonda l’Intelligenza Artificiale, ha esordito Quattrociocchi, non deve farci perdere di vista la realtà, l’IA non genera automaticamente ricchezza reale. Le aspettative aziendali, per ora, non sembrano confermare un impatto tangibile sul PIL. Restano invece aperte questioni fondamentali: etica, controllo a distanza, occupazione, privacy. E con esse, i punti ancora in chiaro/scuro dello smart working che va ripensato nella prospettiva del diritto alla postazione di lavoro fisica o digitale – ma comunque garantita e sicura.

Per affrontare la transizione digitale servono investimenti concreti nella formazione e nella mobilità professionale, ha aggiunto il Segretario generale First Cisl Lazio, e gli enti bilaterali paritetici possono e devono diventare motori di questa evoluzione, collegando competenze, tutele e innovazione.

La “Partecipazione” non è uno slogan ma sinonimo di occupazione qualificata. Dobbiamo andare oltre le dichiarazioni d’intenti, ha continuato, ed esigere azioni concrete perché i lavoratori siano i protagonisti della vita delle imprese, in particolare nelle medie e grandi aziende. Servono tavoli di monitoraggio sulla Partecipazione, per orientare la crescita e sperimentare nuovi modelli partecipativi capaci di coniugare produttività e dignità.

Il benessere sul lavoro e la sua qualità non possono essere sottoprodotti del cambiamento, ma obiettivi centrali. I lavoratori e i pensionati non devono essere spettatori, ma protagonisti della transizione in corso. La salute e la sicurezza restano la misura della civiltà del lavoro.

L’intervento di Claudio Quattrociocchi si è concluso richiamando la recente e brillante iniziativa europea portata avanti dalla Cisl Lazio: il tavolo di lavoro a Bruxelles è stato un momento di confronto serio a cui hanno partecipato eurodeputati di tutti gli schieramenti. Le proposte comuni su attrazione, inclusione, partecipazione e salute hanno trovato piena convergenza tra le diverse forze politiche: un segnale importante di unità e responsabilità.

I lavori si sono conclusi con l’atteso intervento della Segretaria Generale nazionale Cisl Daniela Fumarola, di cui riportiamo i punti salienti:

la strada maestra resta il confronto. In CISL crediamo nella Partecipazione, nella contrattazione e nella concertazione come chiavi per governare i cambiamenti — sociali, economici, tecnologici e ambientali — senza subirli. La CISL Lazio, ha continuato la Segretaria generale nazionale, è una frontiera avanzata della rappresentanza, dove si respira un clima positivo e condiviso tra tutte le federazioni. La sfida di Bruxelles ha mostrato che il coraggio della partecipazione è reale, concreto. Ora servono fatti e responsabilità, ha concluso Daniela Fumarola: lo Stato deve finanziare la partecipazione, perché non resti una bandiera, ma diventi sostanza viva di democrazia e sviluppo umano. 

I temi affrontati sono importanti e le sfide sono grandi; la First Cisl Lazio condivide la via del confronto tracciata dalla Cisl nazionale, della responsabilità insieme alla Cisl Lazio e della Partecipazione per orientare la crescita: l’unica che mette al centro le persone e il lavoro.

Tra gli applausi è così calato il sipario sui lavori di un importante Consiglio generale Cisl Lazio, ricco di spunti e prospettive per il futuro.