Campania: 800mila persone vivono in comuni senza sportello bancario. +55mila negli ultimi 12 mesi

Sono sempre di più i centri della Campania che subiscono la chiusura di sportelli bancari. Questo in una regione che vede solo il 35 per cento della popolazione che utilizza l’internet banking contro un 55 per cento della media nazionale. Un fenomeno che non vede una inversione di tendenza e che sembra prefigurare scenari sempre più negativi. “Quello della desertificazione bancaria è un fenomeno grave che colpisce la popolazione residente e le imprese, ha detto Enrico Cocciolla segretario First Cisl Campania. La nostra organizzazione sindacale ha da tempo deciso di monitorare il fenomeno con l’istituzione dell’osservatorio desertificazione bancaria che pubblica periodicamente dati relativi alla chiusura di sportelli e la loro incidenza sui piccoli comuni.”La situazione preoccupa anche il mondo delle imprese, soprattutto le Pmi che si vedono privare di un interlocutore fisico necessario per la loro attività. A soffrirne è anche l’erogazione del credito  che diventa problematica.  “Il fenomeno della desertificazione non è affatto limitato alle aree interne. La mancanza di sportelli bancari riguarda infatti 96 comuni italiani sopra i 5mila abitanti. Tra questi, 12 tra i 10 e  i 20mila e 1 sopra i 20mila, mentre la presenza di un solo sportello si registra i 353 comuni sopra i 5mila abitanti, 56 dei quali con una popolazione compresa tra i 10 e 20mila e 8 sopra 20mila. Purtroppo non ci sono segnali di inversione” Lo ha dichiarato il segretario generale nazionale First Cisl Riccardo Colombani, intervistato da Monica Setta nel corso della trasmissione Cantiere Italia su Rai Radio 1.

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