Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite per promuovere e sensibilizzare tutte le persone a comprendere come la violenza di genere costituisca una violazione dei diritti umani.
Purtroppo, e i dati lo confermano, continua inesorabile la scia di barbarie e violenza sulle donne: sono oltre 100 le donne uccise nel nostro Paese dall’inizio dell’anno, di cui più di 80 in ambito familiare affettivo.
Un argomento, così tristemente attuale e urgente, che dovrebbe responsabilizzare e coinvolgere tutti.
La violenza di genere ha radici profonde e sono violenze anche le minacce, le umiliazioni, le vessazioni psicologiche, i ricatti economici, le persecuzioni e non solamente quelle fisiche.
Tutti noi abbiamo una responsabilità personale e sociale nei confronti degli altri e, in particolare, come sindacalisti abbiamo la consapevolezza di non dover distogliere l’attenzione su questo tema quando, purtroppo, si manifesta anche sui posti di lavoro.
Sostenere le donne nel mondo del lavoro significa omogeneizzare, rispetto agli uomini, sia i livelli economici che i percorsi di carriera, introdurre normative capaci di favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, intervenire sull’organizzazione del lavoro – anche se questa risulta essere una prerogativa aziendale – anche attraverso la partecipazione.
È necessario un salto culturale e First Cisl è pronta.
“I diritti delle donne sono una responsabilità di tutto il genere umano; lottare contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne è un obbligo dell’umanità; il rafforzamento del potere di azione delle donne significa il progresso di tutta l’umanità.” (Kofi Annan, segretario generale ONU dal 1997 al 2006).
Elena Beltrami – componente segreteria First Cisl Brescia