Non si aggiunga nessun altro nome! Le riflessioni della First Cisl Basilicata sul tema della violenza di genere

Il tema della violenza di genere, oggetto di riflessione della First Cisl Basilicata. L’occasione dell’analisi sul tema vibrante e accorato tra le pieghe dell’approfondimento durate 3° Congresso Nazionale del sindacato dei bancari, il manifesto First Cisl in ricordo delle vittime di femminicidio ne è testimone con il proprio impatto visivo ed emotivo

Perché questo profilo di donna non si macchi di altri nomi, di altre vittime. Perché non sia solo l’ennesima storia interrotta, l’ennesima voce spenta. C’è ancora tanto lavoro da fare, tanta strada da percorrere. Ogni volta che una donna viene colpita, umiliata, uccisa, è un grido che attraversa tutti noi. È il segno doloroso di una società che non ha ancora imparato a riconoscere e a rispettare fino in fondo il valore della vita.

La parola rispetto è semplice da pronunciare, più difficile “agirla” nel quotidiano. Rispetto per l’altro, rispetto per sé stessi, rispetto per la vita. È questa la chiave che può salvarci, l’unica via per spezzare il silenzio e l’indifferenza.

La violenza non nasce dal nulla. Ha radici profonde, antiche, che continuano a intrecciarsi nelle pieghe della nostra quotidianità. Ogni sopraffazione, ogni gesto di potere e di ingiustizia, affonda in un terreno complicato, nella cultura patriarcale che per secoli ha relegato le donne a un ruolo secondario, togliendo loro voce e dignità; negli stereotipi di genere, che ancora oggi imprigionano e semplificano, imponendo modelli e ruoli che non appartengono alla libertà; nella mancanza di indipendenza economica, che rende troppe donne vulnerabili, costrette a restare dove non vorrebbero, senza possibilità di scelta.

La speranza non è un’illusione: è un progetto. E passa da scelte concrete e coraggiose quali:

  • Educare al rispetto, fin da bambini, perché l’amore non sia mai possesso e il conflitto non diventi mai violenza.
  • Abbattere gli stereotipi, dando voce a identità libere, autentiche, non più costrette in gabbie culturali che tolgono respiro.
  • Garantire autonomia economica, perché una donna con indipendenza e opportunità è una donna libera, capace di scegliere la propria vita.

La violenza sulle donne non è un fatto privato. È un dolore collettivo, una ferita che riguarda ognuno di noi. E ognuno di noi può scegliere se restare spettatore o diventare parte della cura. Ogni gesto di rispetto, ogni parola che rompe il silenzio, ogni scelta che dà forza e libertà è un seme di cambiamento. Perché la prossima volta non ci sia un altro nome. Perché la prossima volta non ci sia un’altra vita spezzata. Perché la prossima volta sia, finalmente, un futuro diverso. Perché nessun altro nome si aggiunga!

Tutti i loro nomi sul manifesto presentato nel corso del 3° Congresso nazionale First Cisl.

Il manifesto in formato pdf

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