Zurich ha deciso di procedere all’assorbimento degli aumenti del rinnovo del Ccnl

Comunicato unitario delle Rappresentanze sindacali aziendali First Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca in Zurich:

 

Care colleghe, cari colleghi,

come avete potuto leggere nella risposta di HR alla nostra lettera aperta del 22 dicembre scorso Zurich ha deciso di procedere “come di consueto” all’assorbimento degli aumenti del rinnovo del contratto nazionale.

Una decisione che riteniamo profondamente sbagliata e distante anni luce dalla sbandierata “Top Employer Company” che ogni anno l’azienda si vanta di essere.

L’impoverimento dei salari dei suoi dipendenti dovuti all’inflazione galoppante evidentemente interessa solo alla parte sindacale.

Mettere in relazione, ancora una volta, una simile scelta di politica aziendale al meccanismo del “consolidamento del premio variabile di produzione” è una giustificazione mistificatrice e priva di ogni fondamento, nonché offensiva per le rappresentanze sindacali aziendali.

Assurdo sarebbe, da parte sindacale, pensare di “compensare” la politica degli assorbimenti e la conseguente impossibilità di recupero dell’inflazione, che si ottiene invece con gli aumenti del Contratto collettivo nazionale di lavoro, tramite il consolidamento di una percentuale di premio variabile legato alla produttività aziendale e al raggiungimento degli obiettivi dei piani industriali!

Il consolidamento, lo ripetiamo per l’ennesima volta, nasce dalla storica ritrosia dell’azienda a riconoscere aumenti fissi del Premio aziendale di produzione (Pap) in occasione dei rinnovi dei contratti integrativi e si applica solo quando vengono raggiunti obiettivi prestabiliti che danno luogo all’erogazione del Premio aziendale variabile (Pav).

A scanso di equivoci, il ragionamento sindacale che ha portato a proporre il consolidamento era più o meno il seguente: disponibilità a rinunciare a una parte della rivendicazione salariale sull’aumento fisso del Pap a condizione che, in caso di raggiungimento almeno parziale degli obiettivi aziendali, una parte del premio variabile fosse capitalizzato sine die anche dalle lavoratrici e dai lavoratori attraverso il consolidamento di una percentuale dello stesso.

Questo era il prezzo da pagare per passare dai costi fissi del Pap ai costi variabili del Pav!

Una previsione contrattuale che in tutti questi anni ha funzionato molto bene e della quale, visti i risultati ottenuti, siamo
molto orgogliosi.

E’ quindi del tutto evidente che la “questione assorbimenti” non ha alcun legame con quanto sopra, ma è invece legata a doppio filo alle politiche aziendali di incentivazione individuale, basate sugli “assegni ad personam” erogati dall’azienda come una sorta di anticipo rispetto agli aumenti del contratto nazionale.

Tradotto: reputo che sei stato meritevole? Ti anticipo dei soldi. Arrivano gli aumenti del contratto nazionale? Me li riprendo!

Incentivazione individuale pagata, dunque, con gli aumenti della contrattazione collettiva!

Per non parlare poi delle lettere di assunzione di molte lavoratrici e lavoratori, nelle quali, anziché riconoscere l’inquadramento corretto, spesso è stato deciso di aggiungere al tabellare del contratto nazionale assegni ad personam anche di importo elevato, per poi però assorbirli successivamente in occasione dei rinnovi!

Questa è la realtà dei fatti, determinata anche dal meccanismo di incentivazione individuale per obiettivi, molto spesso nemmeno concordati, che, peraltro, sottrae risorse alla contrattazione collettiva ed è soggetta al libero arbitrio dell’azienda.

Zurich ha voluto continuare nella sua miope politica retributiva? Abbia almeno il coraggio di assumersene fino in fondo la responsabilità!

Detto questo, nei prossimi giorni contiamo di coinvolgere le segreterie nazionali rispetto alla vertenza: è nostra intenzione chiedere un confronto a Zurich per affrontare la questione e trovare le condizioni per evitare che simili scelte continuino ad essere perpetrate anche in futuro.

Milano, 10 gennaio 2023

le Rappresentanze sindacali aziendali
Zurich Assicurazioni


 

Il comunicato unitario delle Rappresentanze sindacali aziendali First Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca in Zurich