Oggi, 28 marzo 2025, a Bologna, Torino, Roma, Milano e nelle principali sedi del Gruppo Unipol, si sono svolte manifestazioni, presìdi e assemblee in risposta all’assenza di dialogo da parte dell’azienda. Un silenzio che è ormai divenuto sintomo di disagio per lavoratrici, lavoratori e rappresentanze sindacali.
L’ampia partecipazione della platea aziendale rappresenta una risposta forte e determinata, proprio nel giorno in cui l’azienda ha presentato il nuovo piano industriale. L’unità sindacale, mai così compatta da anni, ha portato centinaia di dipendenti a scendere in piazza per rivendicare migliori condizioni di lavoro, con particolare attenzione alla conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro.
Emblematico il caso dello smart working negato persino durante l’allerta rossa, una scelta che ha messo in difficoltà molte persone, a scapito della loro sicurezza. La tutela dell’incolumità fisica dovrebbe essere un principio irrinunciabile nell’organizzazione del lavoro.
Nunzio Diana, Segretario responsabile di First Cisl Gruppo Unipol, ha affermato: “Oggi mi sento benissimo e sono convinto che anche voi vi sentiate benissimo, perché siamo tanti, siamo uniti e ci sentiamo forti. E dovremo essere forti perché questo è solo l’inizio del nostro percorso, un percorso di riconquista che ci riporterà tutti quanti insieme a urlare che questa azienda è nostra e meritiamo rispetto e considerazione”.
Orietta Ruccolo, della Segreteria Cisl Emilia Romagna, ha evidenziato che le problematiche del Gruppo Unipol non riguardano solo le lavoratrici e i lavoratori ma investono e sono all’attenzione della intera comunità del lavoro, per cui il sostegno delle Confederazioni alle rappresentanze sindacali di settore: “Non è solo una questione aziendale, ma di rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori. Nel tempo, il confronto con Unipol ha conosciuto momenti difficili, ma c’è sempre stata la volontà di ricostruire un dialogo per il bene di tutte e tutti. Oggi chiediamo con forza di ripristinare un rapporto serio e costruttivo, capace di rispondere alle reali esigenze delle persone.”
Giampaolo Rossi, Segretario responsabile della Sas di Complesso Gruppo Unipol, ha sottolineato che “Anche a Milano è stata una grande giornata di partecipazione: le lavoratrici e i lavoratori si sono riuniti in assemblee e presidi per inviare un segnale forte a un’azienda che fatica a riconoscere il valore del contributo di chi, ogni giorno, contribuisce ai risultati raggiunti e agli utili conseguiti, che hanno reso possibile un piano industriale così ambizioso.”
Anche Santa Crisci, Segretaria responsabile First Cisl Unisalute, ha evidenziato l’ampia partecipazione e il confronto costruttivo con le colleghe e i colleghi della ‘torre’ di via Larga a Bologna (Unipol, Unisalute e Linear) scesi in piazza per manifestare “l’inizio del nostro percorso, perché continueremo a portare avanti la nostra battaglia: oltre alla settimana corta e allo smart working, ci attende a breve il rinnovo del Contratto integrativo aziendale, per il quale siamo già pronti a lavorare alla nuova piattaforma. I colleghi hanno espresso grande apprezzamento per l’impegno attuale del sindacato, un segnale positivo che ci motiva a proseguire con determinazione su questa strada.”
Serena Federici, operatrice sindacale Fisascat, è intervenuta nella piazza di via Stalingrado a Bologna: “Siamo qui per offrire sostegno e supporto ai nostri colleghi che, come noi, lavorano per Unipol nel settore del commercio. Come già sottolineato, anche per loro questo è un periodo complesso, ma siamo fermamente convinti che i risultati si possano ottenere solo unendo le forze, lottando e camminando insieme. Il sostegno è concreto ed è stato confermato sia dalle confederazioni sia dai colleghi del settore assicurativo e bancario. Anche la nostra categoria, la federazione del commercio, è al vostro fianco e continuerà a esserlo.”
Ci auguriamo che Unipol ripristini il confronto e il dialogo con le parti sociali, poiché questi rappresentano le fondamenta storiche su cui abbiamo costruito i rapporti contrattuali. Le dipendenti e i dipendenti oggi hanno dimostrato, con consapevolezza, che l’unità è la vera forza e che è necessario riscoprire il senso di comunità e solidarietà.
La mobilitazione di oggi lancia un segnale chiaro: serve un cambiamento. Il sindacato continuerà a battersi affinché le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori trovino finalmente ascolto. È necessario:
- riprendere un vero dialogo sociale tra rappresentanti e azienda,
- riaprire il confronto sull’organizzazione dei tempi di vita e di lavoro,
- rimettere al centro le persone affinché le loro esigenze siano prioritarie,
- riportare Unipol alla responsabilità sociale che deve avere nei confronti del territorio.
Il futuro del lavoro passa dal rispetto e dal confronto: le lavoratrici e i lavoratori meritano risposte.
Bologna, 28 marzo 2025
First Cisl Gruppo Unipol