Romani, “oggi siamo qui per ricostruire il lavoro”

“E allora – ha affermato Giulio Romani nella sua relazione al primo congresso nazionale di First Cisl -, se è vero che dobbiamo ripartire dall’affermazione del primato della persona, diventa davvero importante per noi, prima ancora che criticare l’esterno, essere capaci di cogliere l’occasione, non casuale, del nostro primo congresso per rifondarci sui valori al servizio dei quali vogliamo prestare la nostra opera. Protagonisti di storie lunghe e gloriose, molti di noi hanno militato a lungo in organizzazioni tra loro distinte e oggi hanno la loro prima occasione per scegliere insieme: dobbiamo scegliere insieme che sindacato essere e che sindacato offrire alle lavoratrici ed ai lavoratori che rappresentiamo”.

“Possiamo scegliere – asserisce Romani – se essere un sindacato della proposta o delle grida; delle idee o delle riverenze. Dobbiamo scegliere se essere un sindacato della responsabilità o dell’opportunismo, della legalità e della trasparenza o dei sotterfugi e delle furberie. Sceglieremo, insieme, se competere per apparire i più potenti o se cercare di essere i più utili al mondo in cui viviamo”.

“Qui, in questi giorni – continua il segretario generale –  progetteremo noi stessi il nostro futuro e, insieme, costruiremo la nostra proposta di futuro per il lavoro. Io, con questo congresso, mi candido a costruire insieme a voi il sindacato della proposta, delle idee, della responsabilità, della trasparenza, della legalità, del progresso!”. E conclude così la sua relazione: “Ricostruire  è possibile, sempre, e noi oggi siamo qui per ricostruire il lavoro”.