Il Teatro Eliseo

È il Teatro Eliseo di Roma la sede del primo Congresso nazionale First Cisl.

L’Eliseo nasce nel maggio del 1918, dopo aver cambiato vari nomi, dall’Arena Nazionale, fondata nella primavera del 1900 solo con palcoscenico e piccola tettoia, al Teatro Apollo, aperto il 24 settembre 1910, costruito in muratura.

Nel maggio del 1918 il Teatro Eliseo, così ribattezzato da Prosperi, vincitore del concorso indetto per il cambio del nome, rinnova anche la gestione, affidata a Mentore Clerici, già titolare del Cines.

Nel 1935 ecco la Grande Compagnia Spettacoli Eliseo, con Anna Magnani.

L’Eliseo che oggi conosciamo viene inaugurato il 5 gennaio 1938, dopo una radicale ricostruzione. Direttore del nuovo Eliseo è Vincenzo Torraca, che ne regge le sorti per quasi quarant’anni.

Dalla nuova insegna ai primi anni Quaranta, sul palcoscenico dell’Eliseo passa il miglior teatro italiano: Ettore Petrolini, Totò, Macario, Anna Magnani, Emma Gramatica, Maria Melato, Angelo Musco, Paola Borboni. La Compagnia del Teatro Eliseo è formata da Andreina Pagnani, Gino Cervi, Rina Morelli, Paolo Stoppa, Carlo Ninchi, Aroldo Tieri e dall’organizzatore teatrale Luigi Gatti. I fratelli De Filippo sono presenti quasi tutte le stagioni per più di tre mesi con i grandi successi di Eduardo come “Natale in casa Cupiello”, rappresentato all’Eliseo nel 1936 con Titina, Eduardo e Peppino.

Il 30 gennaio 1945 all’Eliseo si rappresenta “Parenti terribili” di Jean Cocteau con un regista quasi esordiente, Luchino Visconti, che dirigerà poi la Compagnia italiana di Prosa con un organico formato da Rina Morelli, Paolo Stoppa, Giorgio De Lullo e Tatiana Pavlova ai quali si aggiungono di volta in volta Ruggero Ruggeri, Arnoldo Foà, Franco Zeffirelli, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman.

Negli anni Cinquanta e Sessanta l’Eliseo diventa la casa di artisti come Anna Proclemer e Giorgio Albertazzi.

Dopo la sospensione dell’attività nel novembre 2014, il Teatro Eliseo e il Piccolo Eliseo ripartono nel settembre 2015, dopo una manutenzione straordinaria, sotto la gestione e la direzione artistica di Luca Barbareschi.