Npl da emergenza a opportunità

“Crediti non performanti, da emergenza a opportunità” è il titolo della tavola rotonda organizzata per lunedì 3 aprile a Roma, alle ore 14,30, presso il Grand Hotel Palatino, da First Cisl del Lazio, che celebra il suo primo congresso regionale.

“Noi crediamo – spiega il segretario generale di First Cisl, Giulio Romani – nella gestione degli npl in forma paziente e partecipativa. La svendita a prezzi da speculazione rischia di premiare i responsabili dei dissesti e provoca forti perdite di capitale alle banche cedenti. La soluzione è la costituzione di società che coinvolgano nella gestione i vari portatori di interesse dell’attività bancaria, ossia i lavoratori, le associazioni di imprese, le fondazioni, le finanziarie pubbliche, le banche stesse”.

Nel corso del convegno, il tema della modalità di gestione dei crediti non performanti verrà discusso, insieme a Giulio Romani, da Andrea Cuccello, segretario generale della Cisl Lazio, dall’economista Giulio Sapelli e dall’onorevole Annamaria Parente della Commissione Lavoro del Senato. L’introduzione è a cura di Riccardo Colombani e Andrea Scaglioni dell’ufficio studi di First Cisl, che presenteranno lo scenario delle insolvenze bancarie e l’ipotesi di gestione degli npl elaborata dal sindacato, che rappresenta il mondo bancario, assicurativo, della riscossione e delle autorità di garanzia. Moderatrice la giornalista Manola Piras.

“La costituzione di società di gestione partecipate dai diversi stakeholder dell’attività bancaria – spiega Gulio Romani – permette di rilevare i crediti deteriorati a prezzi non speculativi, coerenti con il possibile valore di recupero. Si tratta di una soluzione compatibile con le norme europee e realizzabile con le risorse esistenti. In questa maniera le banche che cedono gli npl non subiscono perdite traumatiche, con conseguente minor bisogno di interventi esterni, anche da parte dello Stato. Dalla gestione paziente e rigorosa dei crediti possono emergere reali possibilità di recupero, contribuendo a rilanciare l’economia e a ricostruire un clima di fiducia nei confronti del sistema bancario.