Pisa

La segreteria eletta dal primo Congresso First Cisl di Pisa, svoltosi il 18 febbraio 2017, è così composta: Pier Luigi Masi Segretario Generale, Costanza Braccini, Luigi Bini.

Di seguito la mozione finale del Congresso, disponibile anche in video al termine del testo.

Il Congresso della FIRST CISL di Pisa nell’affermare i valori della giustizia, della tutela del lavoro, della redistribuzione della ricchezza individua il principio guida della supremazia del lavoro sul capitale, partendo dalla centralità della persona.

Per questo il Sindacato deve rapportarsi con lavoratori iscritti partecipi e vincere una passività dove i comportamenti collettivi possano essere raffigurati con l’immagine del gregge, che si rifugia in realtà virtuali e che si affida ad illusioni mediatiche, senza mettere in discussione le dinamiche dell’ingiustizia. Il Sindacato vive invece nella vicinanza con i lavoratori, riuscendo a creare unità e consapevolezza laddove ci sono spinte sempre più forti verso l’individualismo. Costituisce un elemento irrinunciabile dell’identità sindacale la scelta del servizio alle persone, per essere credibili nel testimoniare i valori di giustizia e solidarietà e per proporre, come sindacato confederale, una grande attenzione verso gli esclusi, come coloro che perdono il lavoro, i giovani che non riescono a trovarlo, e gli ultimi, che arrivano con i barconi per difendere almeno il loro diritto alla vita. Tutto ciò ci responsabilizza a perseguire con la massima determinazione un’efficace politica di redistribuzione delle ricchezze e dei redditi: senza redistribuzione non si esce dalla crisi e le ingiustizie arriveranno a scardinare la democrazia.

Occorre un prioritario impegno per ricercare ed aprire spazi per nuovi sindacalisti: giovani, portatori di nuove idee, con energie più fresche, capaci di aiutare l’organizzazione a “buttare il cuore oltre l’ostacolo”.

Rispetto all’esigenza della parità di trattamento normativo ed economico nei confronti dei lavoratori più giovani, auspichiamo che nelle prossime tornate contrattuali si prosegua a definire interventi specifici, tesi ad incidere sulle differenziazioni esistenti.

La First Cisl di Pisa riflette che alla situazione di cattiva gestione in tante banche è talvolta corrisposta una nostra inadeguatezza a leggere il contesto ed i rischi già evidenti di crisi.

La sostenibilità del business delle aziende è la base per il futuro del lavoro: libertà, autonomia, indipendenza economica e sociale; in sintesi, dignità della persona.

Il Congresso si interroga sul futuro del lavoro, partendo dalle incognite di una crisi che ha dimostrato che spesso sono i lavoratori dipendenti a pagare le conseguenze di gestioni aziendali dissennate, rese ancor più drammatiche nel nostro settore nei casi di azioni giudiziarie intraprese dai clienti a tutela dei loro interessi.

Per questo vengono richiamati come indirizzi qualificanti i temi del Convegno del 2013 “Banche, non case da gioco” e la proposta di legge di iniziativa popolare per fissare un tetto ai compensi dei top manager, la cui raccolta di firme ha registrato risultati rimarchevoli specie sul nostro territorio, a partire dai colleghi di tutte le banche presenti.

Si sottolinea l’importanza strategica dell’apertura al coinvolgimento dei principali stakeholder nella governance delle banche secondo impostazioni di legalità, trasparenza e responsabilità sociale, in modo da realizzare il dettato costituzionale su tutela del risparmio, funzione sociale del credito e coinvolgimento dei lavoratori nella gestione dell’impresa.

Nella strategia sindacale nei confronti delle Istituzioni occorre affermare la centralità della responsabilità sociale nell’erogazione del credito come elemento di giudizio sull’efficacia dell’operato dei manager e degli amministratori.

A questo proposito si rivendica una maggiore trasparenza sulla composizione dei crediti deteriorati per fasce di importi erogati, secondo modelli obbligatori di informativa da inserire nei bilanci di esercizio.

La First Cisl di Pisa valuta di rilevante importanza il recente Accordo ABI dell’8 febbraio 2017 che disciplina le politiche commerciali delle banche. Questo è avvenuto al termine di un percorso democratico che ha visto questo territorio particolarmente attivo nel sollecitare a tutte le strutture sindacali coinvolte la necessità di innestare un reale cambiamento rispetto all’emergenza evidente nel settore delle aberrazioni causate da pressioni esasperate sulle vendite. Occorre informare e coinvolgere i colleghi sul contenuto dell’Accordo, ed il Congresso esprime preoccupazione sulla difficoltà a garantirne la migliore applicazione. A tal proposito si auspica un programma organico di interventi da parte della federazione per responsabilizzare tutti i livelli dell’organizzazione.

Riflettendo sull’importanza del ruolo propositivo condotto dalla Federazione Nazionale su tutti i principali temi legati alle crisi bancarie ed alle storture che minano la stabilità del nostro settore, il Congresso indica come priorità programmi di formazione sindacale sempre più partecipati e specifici, per riuscire a produrre il miglior sforzo possibile per assicurare l’effettività degli accordi raggiunti.

I lavori congressuali, portati avanti nei gruppi tematici e poi condivisi in plenaria, hanno evidenziato come filo conduttore dei fattori di criticità dell’esperienza lavorativa la necessità di affermare la sostenibilità nel lavoro bancario. La dignità del lavoro si può coniugare solo con un rapporto di vera fiducia nella relazione con il cliente, e questo implica scelte gestionali che ripudino l’ossessione per i risultati di breve periodo. Nello stesso modo constatiamo che il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori e le crescenti tensioni nel cercare di conciliare tempi di vita e tempi di lavoro evidenziano la necessità di ribaltare la “cultura” manageriale dominante che vede le persone come meri strumenti.

Per l’efficacia di una reale tutela sindacale occorre rafforzare la coscienza sindacale dei lavoratori che si trovano sempre più spesso esposti da un lato a condizioni di lavoro sempre più pesanti e dall’altro a sistematici tentativi di colpevolizzazione da parte dei superiori per l’impossibilità di raggiungere tutti gli obiettivi, commerciali e non.

La First di Pisa richiama alla necessità di adeguati interventi formativi a fronte di un’operatività sempre più estesa per l’ampliarsi dell’offerta commerciale, e soprattutto per prevenire rischi professionali sempre più alti. A questo proposito occorre scongiurare impropri abusi dello strumento dell’autoformazione a scapito della formazione di aula, ed assicurare affiancamenti adeguati per l’inserimento dei neoassunti e per i percorsi di riqualificazione. Si propone, con il supporto della First Cisl regionale, la prosecuzione e l’implementazione di corsi di formazione diretti a colleghi e a tutti coloro che potessero essere interessati, come quello per l’esame per consulente finanziario, o per dare una vera consapevolezza delle responsabilità professionali laddove gli interventi formativi aziendali risultassero parziali o fuorvianti.

Si richiama altresì l’urgenza di interventi volti a supportare e rafforzare l’equilibrio psichico dei lavoratori per riconoscere, prevenire ed arginare il “distress”, troppo spesso causa di patologie.

Per dar forza alle nostre politiche sindacali appare fondamentale migliorare le modalità di comunicazione con i lavoratori, partendo dall’ascolto e dalla vicinanza ai problemi sociali, e valorizzando gli strumenti messi a disposizione dalla Federazione ed anche attraverso l’utilizzo di “social media”. Si evidenzia la necessità dell’uso di un linguaggio più semplice, diretto, sintetico.

Il Congresso si unisce alla Segreteria nell’esprimere un vivo apprezzamento per l’esperienza sindacale condivisa durante il mandato che qui si rinnova. La First di Pisa deve proseguire ad essere un centro di discussione e di progettazione, dove tutti abbiano ascolto nel porre istanze e richieste di intervento. Vogliamo che l’anima del Sindacato sia sempre la lealtà, l’amicizia, l’onestà e lo spirito di testimonianza.