I delegati del primo Congresso della First Cisl di Pavia-Lodi, nell’esprimere la loro condivisione della relazione congressuale, intendono ribadire e sottolineare in modo particolare alcuni punti qualificanti, qui di seguito evidenziati.
[1] Il Congresso esprime forti preoccupazioni per l’attuale situazione di tutti i comparti del settore finanziario, in senso lato. Le tensioni occupazionali, le continue modificazioni degli assetti organizzativi e i convulsi processi di ristrutturazione aziendale, i ricorrenti e spesso discutibili interventi legislativi, investono in modo univoco tutti i settori da noi presidiati: banche, credito cooperativo, assicurazioni, riscossione. In tale contesto, assumono un peso ancor più negativo alcune problematiche tipiche dei vari comparti: solo per fare alcuni esempi, le pressioni commerciali nelle banche; i consueti atteggiamenti provocatori delle controparti nell’ambito delle vertenze contrattuali per gli assicurativi; la denigrazione strumentale (ignobile e spesso disonesta) dei lavoratori di Equitalia.
[2] Proprio perchè la situazione è molto difficile, il Congresso sottolinea con forza il valore ancor più importante e decisivo del ruolo sindacale: come compito primario, a tutela degli iscritti; per il lavoro svolto in generale, a favore delle fasce più deboli della collettività; per la sua presenza sociale e politica, a presidio degli spazi di democrazia per tutti i cittadini (compresi i nemici del sindacato!). In tal senso, assume un rilievo fondamentale la comprensione della profonda dignità del nostro ruolo di sindacalisti, e di converso l’assoluta necessità di evitare e respingere comportamenti non lineari, personalismi, logiche di potere, ed anche la minima disattenzione al puntuale rispetto delle regole.
[3] Il Congresso ribadisce l’estrema importanza del percorso avviato due anni fa dalla nuova FIRST e si impegna a rendere sempre più evidente il marchio distintivo del sindacato confederale, e ovviamente della CISL in particolare. L’evoluzione della società, nel bene e nel male, ha reso chiaro che una efficace azione sindacale non può prescindere dalla logica della confederalità: con tutto rispetto per le altre esperienze, oggi la tutela dei lavoratori e la difesa della democrazia passano solo attraverso un’azione socio-politica improntata a valori alti, lontani da concezioni individualiste, corporative, particolariste e di cosiddetto “egoismo sociale”. È facile capire come l’attacco al sindacato non sia casuale, perchè è forse rimasto l’unico soggetto a muoversi al di fuori dei “valori” dominanti.
[4] Il Congresso scommette con convizione sulle grandi opportunità aperte dal progetto Pavia-Lodi, per incrementare e migliorare l’assistenza agli iscritti e la qualità dei servizi – sia di categoria che di confederazione – anche con opportune attività di formazione e comunicazione/informazione. Intende comunque mantenere, per ovvi motivi, un legame forte con il nuovo Asse del Po Cremona-Mantova, essendo agevoli gli spazi per un lavoro comune e fecondo; in tal senso, ritiene fondamentale una analoga azione di sinergia con tutti i Territoriali della Lombardia, il cui radicamento è decisivo per una efficace presenza tra i lavoratori e nella società.
Per quanto riguarda la First Cisl di Pavia-Lodi, il congresso ha eletto la nuova segreteria, che sarà composta da Paolo Ascagni (segretario generale), Clara Delconte e Alberto Mainardi.