Eliano Lodesani, coltivare la dialettica e pensare alle persone

“Dobbiamo guardare al futuro in termini di nuovi mestieri e nuove opportunità”, questo il proposito espresso da Eliano Lodesani, responsabile del Casl, organismo Abi che cura i rapporti con i sindacati.

Nel suo intervento al primo congresso nazionale di First Cisl Lodesani ha tracciato una linea guida in vista del rinnovo del contratto di lavoro: “Temi da approfondire prima di metterci seduti al tavolo della contrattazione. Dobbiamo lavorare insieme rispettando la volontà delle parti. In futuro è possibile che si perdano tanti posti di lavoro; un pericolo di cui tutti devono preoccuparsi, persino i pensionati perché le loro pensioni sono sostenute dai contributi degli attivi ma in Italia dovremmo chiedere di applicare simmetrie regolamentari. Ci sono delle aziende che hanno regole diverse. Ad esempio Google, Amazon, Facebook per stare nel nostro sistema devono accettarne le regole. Operiamo in un Paese che non cresce da anni; in Europa precediamo solo Portogallo e Grecia. In questo ambito i sindacati stanno svolgendo un ruolo importante, in particolare i bancari che in passato hanno fatto la differenza. Noi siamo stati vicino ai nostri clienti ed ancora oggi è così. Le simmetrie devono essere applicate anche nel caso dei requisiti di capitale che in Italia sono maggiori che in altri Paesi”.

“Sono tanti temi e i cantieri aperti e vanno messi tutti in ordine e con un dialogo costruttivo. Dobbiamo coltivare la dialettica per arrivare a cambiare un mondo, il mondo bancario, che rimane al centro del sistema Paese. Io credo che il sostegno alle piccole e medie imprese vedono al centro il ruolo della banca che non sarà sostituito dai grandi player mondiali”.

“Dobbiamo lavorare per mettere in sicurezza il nostro sistema bancario e preparare un nuovo contratto. Occorre mantenere un confronto serrato non episodico; ed è fondamentale lavorare insieme per riuscire a cambiare continuamente perchè il mondo cambia continuamente”.

“I nostri clienti ci vedono come “angeli custodi”, lo dice una ricerca il cui risultato ci deve vedere orgogliosi. Dobbiamo continuar a lavorare per risolvere il problema pensando alle persone”.