L’Eco di Bergamo, Romani, utili banche frutto lavoro e sacrifici dipendenti

Le semestrali dei principali istituti bancari italiani certificano l’aumento dei ricavi e che il lavoratore bancario rimane figura professionale centrale. La prima pagina de “L’Eco di Bergamo” riprende lo studio di First Cisl sugli utili di cinque big bancari nazionali. Il quotidiano lombardo pubblica un articolato servizio dal titolo: “Contratto banche, First Cisl all’attacco. Gli utili su anche grazie ai dipendenti”. “È in sostanza – scrive L’Eco di Bergamo – questo il messaggio di First Cisl che scalda i motori in vista del negoziato, per il rinnovo del contratto nazionale dei bancari, che si aprirà nei prossimi mesi. A luglio, infatti, tra sindacati e Abi è stata concordata una proroga di soli sei mesi, dal 30 giugno al 31 dicembre, della scadenza dei termini entro i quali effettuare le disdette dei contratti, in modo da arrivare a presentare una piattaforma negoziale entro l’autunno”.

“Proprio in vista dell’appuntamento – prosegue il quotidiano orobico – l’ufficio studi del sindacato ha analizzato le semestrali di cinque principali gruppi bancari italiani: Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm, Monte dei Paschi e Ubi Banca. L’utile semestrale è decuplicato, balzando dai 526 milioni di giugno 2017 ai 5,2 miliardi di quest’anno, una cifra che però equivale appena recita il comunicato di First Cisl alla somma dei 5 miliardi di minori rettifiche su crediti dovute anche a massicce cessioni di crediti deteriorati e dei 390 milioni di minori costi del personale, a fronte del taglio di ben 15.600 occupati e della chiusura di 1.300 sportelli. “Eppure sostiene Giulio Romani, segretario generale di First Cisl – è sempre e solo la componente lavoro che sostiene i ricavi, con il gettito commissionale salito da 36 mila a quasi 39 mila euro per dipendente. È evidente che non può più essere rinviata una riforma del sistema bancario che torni a valorizzare la professionalità del personale e la vicinanza con la clientela”.

“I costi operativi – aggiunge Riccardo Colombani, responsabile dell’ufficio studi di First Cisl – gravano sempre meno sui ricavi, visto che il loro peso scende al 54% contro il 57,4% del primo semestre del 2017: ben più della metà dei risparmi sono dovuti alla riduzione del costo del personale. Se guardiamo gli altri indicatori correlati al lavoro, vediamo che le commissioni nette valgono ormai i1118% del costo del personale, contro i1112% di un anno fa, mentre il margine primario cuba più di due volte e mezzo l’intero monte salari. Mediamente, in sei mesi ciascun addetto delle cinque banche ha contribuito alla formazione del margine primario per quasi 85 mila euro, contro gli 80 mila euro del primo semestre del 2017. Cresce molto anche l’apporto delle filiali”.